Fano (PU) – La gioia per la sua liberazione è durata circa 20 ore, quelle passate dalle 18 di sabato, quando è iniziata a circolare la notizia, alle 14 di domenica quando Silvia Romano è sbarcata in Italia fasciata in quell’abito somalo.
Da quel momento (in realtà anche un po’ prima) sui social si sono scatenati i cosiddetti “haters”, ovvero gli odiatori, e il ritorno a casa della cooperante milanese della onlus fanese Africa Milele è diventato un fenomeno mediatico e una paradossale lotta tra contenti e scontenti.
“Abbiamo liberato l’amichetta dei negri”, “Ecco tornata la signorina salvamondo”, “Lo Stato non deve pagare per una scriteriata in cerca di emozioni forti”, “Spero che quei selvaggi le abbiano insegnato le buone maniere”.
Questi sono solo alcuni dei commenti di fronte ai quali il volontariato fanese non è riuscito a restare indifferente affidando a L’Africa Chiama una presa di posizione a nome di 25 associazioni.
“Le accuse e le illazioni rivolte a Silvia Romano – si legge sul sito della onlus – colpiscono tutto il mondo dell’associazionismo e del volontariato, sia esso svolto in Italia che all’estero. In tutti questi mesi Silvia Romano è stata l’immagine del volontariato, il volto in cui si sono riconosciuti migliaia di giovani, e meno giovani, che hanno scelto di impegnarsi nell’associazionismo, il volto dell’Italia migliore a cui dovrebbe andare tutto il nostro sostegno e di cui dovremmo solo essere orgogliosi. Non entriamo nel merito delle dinamiche che hanno portato alla liberazione di Silvia perché sono per noi irrilevanti e soprattutto non spetta a noi giudicare le modalità con le quali è avvenuto il suo rilascio”.
“Ciò su cui non possiamo tacere è l’attacco al mondo del volontariato e a tutti coloro che per svariate motivazioni scelgono di dedicare parte del proprio tempo per gli altri, che sia a Fano al fianco delle persone con disabilità o persone vulnerabili, che sia in Kenya al fianco dei bambini di strada. Chi fa volontariato non fa distinzione fra colore della pelle, fra i continenti o fra i differenti credi religiosi: si tende la mano verso l’altro senza se e senza ma. Silvia è il simbolo di chi crede che il mondo possa essere migliorato un po’ alla volta e che per farlo sia essenziale l’impegno e l’azione concreta di ognuno di noi”.
“Di fronte a quanto abbiamo purtroppo letto e ascoltato in questi giorni il nostro appello va ai giovani che esortiamo ad impegnarsi nel volontariato, con responsabilità, in sicurezza e con la giusta formazione ovviamente: non farlo equivarrebbe a guardare la vita dal balcone, per parafrasare Papa Francesco”.
L’Africa Chiama Onlus – Associazione Apito – Associazione Millevoci – Mir – Banca del Gratuito – Mondo Solidale – Donne in nero – SottoSopra Onlus – Gruppo Emergency Fano – Acli Pesaro e Urbino – Azione Cattolica – Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII – Circolo Acli di San Costanzo – Anpi sez. Leda Antinori Fano – Circolo Culturale Angiola Bianchini – Associazioni Amici del Quilombo – Associazione Giustizia e Pace – Urukundu – Action Aid Fano – Associazione AL FIHRIYAT – Mondo a Quadretti Odv – Ufficio Pastorale Migrantes Diocesi di Fano – Fondazione Caritas Fano onlus – Associazione Culturale Teatro Linguaggi – Gruppo Locale di Fano-Base ActionAid