Fano (PU) – “La progettezione dei lavori è stata fatta da chi non ha mai usato la bici”, questa la critica di Massimo Ceresani, cittadino fanese, sulla realizzazione dell’impianto di illuminazione lungo la pista ciclabile Fano-Fosso Sejore.
Ceresani precisa: “Sono in corso i lavori di installazione dell’impianto di illuminazione della pista ciclabile Fano-Fosso Sejore. Finalmente! Ma come sempre ci dev’essere motivo di essere scontenti. Perché manca sempre quella competenza particolare che deriva dal ruolo di tecnico-utente? Perché la predisposizione dei punti luce è stata progettata da chi non ha mai usato la bici o avuto per questa una certa filìa?”
“Ecco la nota dolente: l’Aset sta installando i lampioni in punti errati e pericolosi. Vedendoli lì certi turisti d’oltr’Alpe, abituati alle loro collaudate piste ciclabili, si scandalizzerebbero. Le foto dimostrano come i nuovi lampioni – piazzati a ridosso del confine ferroviario – vengono a restringere la carreggiata della ciclabile ed a costituire vero pericolo per ciclisti che si incrociano. Basta urtare una manopola o un freno contro il lampione e la caduta è servita”.
“Mentre all’inizio l’alloggiamento dei lampioni risulta ‘ad arte’ (come da foto), per tutto il resto è da lacrime. Noi tutti, ciclisti utenti, avremmo preferito aspettare un altro anno pur di permettere la traslazione di canalette dei punti luce verso il lato a monte; invece dovremmo digerire in maniera perenne circa 140 potenziali pericoli. Resta poi il problema delle differenze tra il versante pesarese di questa ciclabile e quello fanese; soprattutto i due imbocchi”.
“Questa segnalazione per i lampioni avviene un po’ in ritardo, ma ancora (speriamo) in tempo utile per ravvedimenti. Oppure andiamo avanti con la solita mentalità: ben venga qualsiasi opera, purché venga! Ma così l’esperienza insegna che lo sperpero di denaro pubblico è puntualmente destinato ad aumentare”.