Fano (PU) – La delibera di giunta riguardante la riduzione della Tari per imprese e famiglie che sarà discussa questa sera in consiglio comunale, non convince la Lega che ha presentato degli emendamenti che riguardano regolamento IMU, aliquote IMU e TARI.
“Mentre la giunta – scrivono i consiglieri – sbandiera trionfalmente grandi manovre di bilancio, in realtà oltre a non aver previsto un rinvio della prima scadenza IMU, lascia anche l’aliquota inalterata al 10,6%. L’aliquota prevista dal Comune di Fano, è una delle più alte della Regione Marche, pertanto abbiamo proposto un taglio al 9%, per venire incontro a tutte le attività che hanno perso fatturato pari al 25% nei tre mesi di chiusura e una rateizzazione/dilazione delle scadenze, senza alcun onere aggiuntivo”.
“In merito alla TARI, apprezziamo il rinvio della scadenza nella seconda parte dell’anno, ma chiediamo uno sforzo maggiore all’amministrazione comunale. La giunta prevede un taglio alle utenze non domestiche (imprese) della parte variabile solamente del 25%, noi chiediamo di tagliarlo del 75% poiché le attività sono state completamente chiuse, pertanto riteniamo inopportuno fargli pagare rifiuti che non hanno prodotto. Inoltre chiediamo di ricomprendere nelle agevolazioni anche tutte quelle attività che non sono rimaste chiuse (come ad esempio fotografi, profumerie o altre aziende non previste dai vari DPCM) ma che hanno subito un notevole taglio del fatturato superiore al 25%”.
La manovra che soddisfa meno il Carroccio riguarda la riduzione della Tari per le famiglie: “Abbiamo proposto una riduzione – conclude -, pari al 25% della parte variabile, per tutti quei soggetti che hanno mutato la propria condizione lavorativa (perdita del lavoro, cessazione attività o cassa integrazione). Crediamo che siano proposte di buonsenso, consci delle difficoltà economiche che anche l’ente locale sta attraversando ma che dovrebbero far prendere alla politica quelle scelte importanti che famiglie e imprese ci chiedono in questo difficile momento”.