Fano (PU) – Non è bastata la pioggia a fermare le quasi 2000 persone provenienti da tutte le Marche che, questa mattina, hanno sfilato lungo corso Matteotti di Fano per ricordare le vittime della mafia. Un’invasione pacifica fatta di musica e bandiere sventolate da oltre 700 studenti, amministratori comunali, forze dell’ordine e anche dai parenti delle vittime stesse. Dalle 10 di questa mattina infatti, i “manifestanti” hanno regalato un colpo d’occhio suggestivo lungo il centro città della Fortuna, scelta da Libera, associazione che da anni combatte le mafie e Anci, come sede regionale per la ventunesima Giornata della Memoria e dell’impegno. La manifestazione è terminata in piazza Amiani dove, a fatica, i partecipanti al corteo sono entrati per ascoltare la classica lettura dei nomi delle 900 vittime della mafia. “Non importa se piove – ha detto il presidente Anci, Maurizio Mangialardi -, oggi il primo giorno di primavera è più bello e ci permette di rendere onore alle vittime della mafia. Grazie all’associazione, ‘Libera’ che da 21 anni ci abbraccia per dare sostegno e speranza. Grazie anche alle amministrazioni le quali devono dare esempio di serietà e trasparenza e solo allora le vittime avranno il giusto onore”. Parole di speranza anche quelle espresse dal sindaco di Fano Massimo Seri che ha aggiunto: “Oggi è una giornata di pioggia, ma il sole siete tutti voi. Nel primo giorno di primavera abbiamo l’occasione di ricordare che ci sono stati uomini e donne che, con il loro comportamento hanno contrastato la mafia pagando con la vita. Oggi ricordiamo anche ai famigliari delle vittime che non sono soli ma che noi, come loro, portiamo nel cuore tutti coloro che si sono sacrificati per un paese più libero”. Presente alla manifestazione anche Gabriella Carfora, zia di Attilio Romanò assassinato nel 2005, all’età di 29 anni, con 5 colpi di pistola in un attentato camorristico. “Anche se vengo da Napoli – ha detto Gabriella Carfora – oramai sono molti anni che vivo nelle Marche e che milito nel coordinamento di Libera della provincia di Pesaro e Urbino fino a diventare responsabile del settore della memoria di Libera Marche. Mi sono avvicinata a questa associazione perché fa tanto per combattere e per far conoscere alle persone le atrocità della mafia, ma anche, per quanto sia difficile, per far conoscere a tutti la storia di mio nipote Attilio, ucciso dalla camorra a sangue freddo, scambiato per un’altra persona, mentre si trovava indifeso all’interno del suo negozio a Napoli”. La mattinata si è conclusa in un silenzio surreale quando uno per uno, sono stati letti tutti i 900 nomi delle vittime della mafia.
VIDEO
– Il corteo arriva in piazza Amiani
– L’intervento del presidente Anci, Maurizio Mangialardi
– L’intervento del sindaco di Fano, Massimo Seri
– L’intervento di Gabriella Carfora, zia di Attilio Romanò, vittima della camorra
– Uno stralcio della lettura dei nomi delle vittime
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