Fano (PU) – Denuncia penale per essere uscita di casa nonostante fosse in regime di isolamento domiciliare perché positiva al Coronavirus, con l’aggravante di essere un’infermiera.
Una storia assurda ma purtroppo vera quella accertata questa mattina dagli agenti della polizia locale che durante appositi controlli messi in atto in seguito all’emergenza Coronavirus (intensificati in questo periodo anche nelle periferie), hanno identificato 4 persone (padre, madre e due bambini) che stavano passeggiando in una strada periferica della città, tutti e quattro senza nessun dispositivo di sicurezza (mascherina e guanti).
Dal controllo dei documenti è emerso che le 4 persone stavano violando l’isolamento domiciliare che era stato imposto loro dall’Asur in quanto la donna risulta essere positiva al Coronavirus e quindi nessuno dei 4 poteva uscire dal proprio domicilio.
A peggiorare la posizione della donna, per cui è scattata la denuncia penale aggravata presso la procura della Repubblica ai sensi dell’art. 260 del TULS (testo unico leggi sanitarie) il fatto di essere un’infermiera.
Durante il controllo dei documenti, marito e moglie si sono giustificati dicendo prima che stavano facendo una passeggiata con i propri figli (cosa non ammessa in quanto anche l’ultima circolare ministeriale specifica che un solo genitore può uscire nei pressi di casa con il figlio o i figli) poi adducendo come motivazione il dover gettare la spazzatura, altra giustificazione non ammessa in quanto, per le persone in quarantena, Aset ha attivato il servizio a domicilio.
Questo episodio, ci auguriamo isolato, non intacca la professionalità e la dedizione che in questo frangente più che mai stanno dimostrando infermiere e tutti gli operatori sanitari.
(foto di repertorio)