Fano (PU) – La nomina del settimo assessore e la nomina del futuro presidente del consiglio comunale sono ancora due nodi da dipanare. L’altra sera è stata approvata la mozione con cui la maggioranza ha riequilibrato lo scenario visto che lo scorso 29 aprile, con leggerezza, approvarono la proposta che gli impegnava a non aumentare i costi della politica e di conseguenza gli assessori. Quindi è stato preparato il campo dal punto di vista normativo per l’allargamento dell’esecutivo, anche se questa ipotesi non è piaciuta a Laura Serra di Noi Città che è stata l’unica, ieri sera in consiglio, a votare contro. “Ho sempre collaborato con il sindaco e la maggioranza – afferma la Serra – ma in questo caso credo sia inopportuno nominare un membro in più nell’esecutivo. Hanno fatto leva su un tecnicismo sottile, una sorta di cavallo di troia, per legittimare il settimo assessore. In questo momento di difficoltà economica non la ritengo una scelta opportuna. Se l’obiettivo è rinforzare l’azione amministrativa meglio avere 6 assessori tutti full time. Ho questa posizione di coerenza con quanto detto in campagna elettorale, i cittadini soffrono la crisi economica che non può non toccare anche la politica”. A tale proposito, in Comune circola da questa mattina la voce secondo cui l’assessore Marina Bargnesi stia formalizzando la richiesta per accedere al part time per tornare a svolgere così anche la sua attività all’Asur. Così facendo, Seri ricaverebbe lo spazio economico per nominare il settimo assessore senza incidere sui costi. Però chi pensa che l’accordo per nominare Fulvi e Fanesi sia chiuso si sbaglia, perché i giovani del Pd non sarebbero così convinti di allargare l’esecutivo. Nelle loro intenzioni ci sarebbe la volontà di sostituire Fanesi con Minardi senza così tutelare Rosetta Fulvi. Aggiornamenti si avranno giovedì dopo la segreteria del Pd.