Fano (PU) – Come hanno vissuto l’evacuazione a causa della bomba i bambini? Quante cose sono riusciti a capire e quanti altri interrogativi sono rimasti nelle loro teste? Non a molti, per fortuna, capita di vivere nella propria vita esperienze simili e quando ciò accade i dubbi e le curiosità sono tante. Per soddisfarle, gli alunni della scuola primaria Corridoni (classi 5C e 5D) hanno chiamato in classe (con il supporto della dirigente Antonella Spadaccio e della maestra Romina Alesiani) e intervistato il sindaco per il quale i “piccoli giornalisti” avevano preparato ben 35 domande.
Perché se è vero che i media hanno detto praticamente tutto sulla vicenda, è altrettanto vero che sentirlo dalla voce del primo cittadino è un’altra cosa: “Quanti cittadini sono stati veramente a rischio?” ha chiesto Francesco Gramolini “e chi dobbiamo ringraziare?” ha aggiunto Eduardo Cebotari. “Sono stati a rischio tutti i cittadini che vivono nel raggio di 1816 metri da dove è stata trovata la bomba – ha detto il sindaco – e dobbiamo ringraziare il prefetto, i volontari della Croce Rossa che hanno trasportato malati in altre strutture e quelli della Protezione Civile. Poi ovviamente tutte le forze dell’ordine che hanno anche evitato episodi di sciacallaggio, i medici e gli artificieri che materialmente hanno maneggiato la bomba”.
Tra gli alunni, diversi quella notte non hanno dormito nel loro letto, come Heaven Osuala. “Io e la mia famiglia siamo evacuati alla palestra Dini&Salvalai ma io non ho avuto paura, lei sindaco?”. “Io sono rimasto a seguire le operazioni al Centro Operativo Comunale – ha detto Seri – cercando di non farmi prendere ne dalla paura ne dall’agitazione”.
Ovviamente emozionati per la visita in classe del sindaco (soprattutto Veronica Marchetti e Simone Pugolotti che mai lo avevano incontrato di persona), i ragazzi alla fine delle mattinata hanno posato per una foto ricordo nella speranza che la prossima “intervista” sia per una manifestazione o un evento che non preveda emergenze o evacuazioni.