Fano (PU) – Il nuovo tracciato ciclabile che collega la pista ciclabile Fenile-Trave e la pista che corre lungo l’Interquartieri e si innesta su via della Fornace è a una o due corsie? A porsi il quesito, oltre a tanti frequentatori della zona, è l’associazione Lupus in Fabula come dopo i mesi di “botta e risposta” con l’amministrazione in merito alla pista Arzilla-Interquartieri, torna ad attaccare la giunta rea “di affrontare in modo approssimativo la questione mobilità sostenibile”.
“Il tratto appena realizzato – si legge in una nota – è di soli 1,50 m. di larghezza, quindi ad un solo senso di marcia, ma la segnaletica orizzontale disegnata indica che le biciclette possono andare nei due sensi. Secondo la normativa vigente se la ciclabile è sulla sede stradale, e la strada è a senso unico, per poter essere percorsa nei due sensi deve avere un cordolo di 50 cm, due corsie, ed essere larga 2,50 m. Noi riteniamo che, vista la pericolosità dell’incrocio e la necessaria funzionalità dell’itinerario, sia questa la soluzione progettuale da realizzare”
A questo punto sorge il dubbio: “Cosa voleva fare l’amministrazione comunale: una pista a un solo senso di marcia o a due? Chi ha deciso per questa soluzione pasticciata e non a norma? Dopo mesi di discussioni e confronti, anche con i residenti della via, ci sono ancora incertezze da parte dell’assessore Fanesi e magari la tentazione di tornare indietro nella decisione? Ci piacerebbe – conclude la nota – che qualcuno della Giunta comunale chiarisse questi dubbi”.