Fano (PU) – Assume gli scenari di uno “scontro” tutto al femminile il punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di martedì, relativo alla mozione di solidarietà al Comune di Riace presentata dalla maggioranza che prevedeva anche il conferimento della cittadinanza onoraria al sindaco, Domenico Lucano. Il primo cittadino calabro, finito sulle cronache nazionali per un’indagine giudiziaria relativa all’accoglienza di migranti, nei giorni scorsi dal tribunale del riesame si è visto respingere la richiesta di revoca della misura restrittiva degli arresti domiciliari, ed è proprio questo che ha fatto scattare in piedi il centrodestra.
“La nostra ferma opposizione – scrive Lucia Tarsi per suo conto e dei colleghi Davide Delvecchio, Gianluca Ilari, Marianna Magrini, Stefano Mirisola, Luca Serfilippi – ha costretto la maggioranza a modificare la mozione e a sospendere fino alla conclusione dell’iter giudiziario. Auguriamo al signor Lucano che la giustizia possa serenamente arrivare a scagionarlo dalle pesanti accuse, al momento non c’è però nessun presupposto per la cittadinanza onoraria, tanto più proposta da chi con la stessa leggerezza porta nello stesso consiglio importanti delibere, facendoci avere i pareri tecnici solo qualche ora prima (vedi costruzione clinica privata, ndr)”. In sostanza è stata approvata la mozione di solidarietà, ma per conferire la cittadinanza onoraria occorrerà attendere l’iter giudiziario.
Firmatari della mozione erano Alberto Bacchiocchi (Pd) e Carla Luzi (Sinistra Unita) che oggi critica l’astensionismo del Movimento 5 Stelle dalla votazione: “La maggioranza di centrosinistra – scrive – ha votato compatta la mozione di solidarietà al Comune di Riace, questa è una bellissima notizia, chi oggi governa questa città ha deciso di non girarsi dall’altra parte, di non rimanere indifferente. Il M5S in questi anni si è contraddistinto per l’ambiguità con il quale ha nascosto sotto una sottile patina progressista un messaggio politico intollerante, sostanzialmente conservatore, miope e aggressivo, che troppo spesso ha imposto alla città un dibattito mediocre. Così le forze politiche di forte impronta leghista presentano una visione distorta con l’unico scopo di distruggere non solo Riace ma tutto il modello SPRAR (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), attraverso il quale si realizza una vera accoglienza diffusa, seguendo il principio di responsabilità e condivisione per costruire comunità plurali. Riace – conclude Luzi – ci dimostra che tutto questo è possibile, è un immenso evidenziatore, l’esperienza di Riace ci conferma che così è possibile convivere nella quotidianità e tessere trame di pace, far rinascere paesi spopolati, rigenerare economia, turismo solidale, artigianato”.
“Per correttezza – replica il M5S – ci preme sottolineare che siamo sempre stati a favore dell’accoglienza diffusa dei migranti, valorizzando progetti come lo Sprar. Per quanto riguarda invece la vicenda che ha coinvolto in prima persona il sindaco, le motivazioni del Riesame svelano uno spaccato francamente disarmante che avrebbero dovuto suggerire, secondo noi, maggiore prudenza e scoraggiare qualsiasi tentativo di sfruttare politicamente la vicenda. aver svolto attività politiche. Come può un comune attribuire la cittadinanza onoraria ad un sindaco a cui un Tribunale della Repubblica imputa di violare ‘la legge con naturalezza e spregiudicatezza allarmanti’? Nel rispetto della nostra magistratura, abbiamo ritenuto giusto astenerci”.