Fano (PU) – Rebecca Lisotta ed Emanuela Orciari sono due artiste che non hanno bisogno di presentazioni. La loro formazione alla Scuola del Libro di Urbino e le continue collaborazione con case cinematografiche ed editrici sono un biglietto da visita più che sufficiente per far capire la bellezza di un evento quando ci sono loro ad apporre la firma.
La loro arte e il loro genio, in questa circostanza sono stati messi a servizio di Impronte femminili, rassegna d’arte, cultura e narrativa che mette in rete il territorio della Valle del Metauro (Fano capofila), con l’obiettivo di costruire una cultura per le pari opportunità.
La mostra “Selvaggia e le altre”, in programma nella sala superiore della Rocca Malatestiana dal 20 al 31 luglio (dalle 17 in poi, vernissage il 20 luglio alle 19) è l’unico dei 40 appuntamenti previsti per questa terza edizione che si terrà in presenza, con gli altri che, causa pandemia, si sono dovuti riadattare al formato web ottenendo comunque un buon seguito.
Fil rouge è l’archetipo della Donna Selvaggia indagato dalla psicanalista statunitense Clarissa Pinkola Estes in ‘Donne che corrono coi lupi’, un testo di riferimento per molte donne in tutto il mondo, simbolo di rinascita dalla propria forza interiore.
Ed è stata proprio Rebecca Lisotta a disegnare l’immagine, che rappresenta una donna consapevole di se stessa, libera, intuitiva e caparbia, una donna che ben si sposa col soggetto illustrato da Emanuela Orciari, ovvero Pula, la moglie di Barbalù nella fiaba del 600 trascritta poi da Carlo Collodi nel 1875. Una donna che scopre di aver sposato un assassino e che si ribella scoprendo una nuova dimensione
Ad essere esposte ci saranno le opere di entrambe le artiste, comprese quelle che Lisotta ha realizzato per le precedenti edizioni della Rassegna, tutte curate dall’assessora alle Pari Opportunità del Comune di Fano, Sara Cucchiarini. A Paola Gennari, invece, il compito di curare la mostra il cui ingresso è gratuito.