Fano (PU) – “Fano è la città dei bambini ma sembra dimenticarsi dei giovani”. L’allarme è di Giuliano Giovanelli della sezione fanese della Cisl che evidenza criticità riguardo alle politiche giovanili che, secondo lui, necessitano di un vigoroso impegno per essere riqualificate.
“A nostro avviso – scrive Giovanelli – è necessario innanzitutto che a partire dal prossimo bilancio comunale vengano stanziate risorse per rafforzare l’esperienza del progetto Dedalo, per la creazione di spazi informativi e formativi che sostengano i giovani sia nella scelta universitaria e nella difficile ricerca del lavoro. Su queste dinamiche è ineluttabile la sinergia tra pubblico e privato il coinvolgimento delle scuole
medie superiori e le università per qualificare l’orientamento al lavoro all’istruzione dei giovani che oggi sono lasciati soli in questa difficile transazione lavoro scuola”.
“E’ urgente qualificare e dotare di spazi adeguati il polo 3 – continua il sindacalista – definendo il suo assetto organizzativo e i plessi ad esso destinati perché Il tessuto produttivo di Fano è composto principalmente da aziende di servizi e manifatturiere che possono sicuramente beneficiare di una offerta formativa qualificata e indirizzata alla digitalizzazione e all’impresa 4.0”.
“Altra criticità – conclude – sono gli spazi che la città offre ai giovani, spazi per il divertimento, per rassegne musicali ed eventi culturali. I giovani vivono la città se la città offre loro luoghi e occasioni dove per incontrarsi, socializzare e progettare eventi da loro ideati e realizzati. Ci sono esperienze quali il Fab lab, la casa della musica che da semplici spazi di aggregazioni possono trasformarsi in laboratori formativi d’eccellenza. Non ci si può dimenticare dei giovani e delle loro istanze: è necessario prendersi cura delle loro esigenze, spesso inespresse ma vitali per la città di Fano”.