Fano (PU) – Martedì notte intorno alle ore 02:00 circa diversi avventori del Bar “Bellavista” nonché gente a passeggio sul Lido di Fano segnalavano alla centrale operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Fano, la presenza di un soggetto che, in preda ai fumi dell’alcool, infastidiva i clienti dei bar della zona ed i passanti con frasi irriguardose e con approcci maneschi.
Una pattuglia del Nucleo radiomobile di Fano si portava immediatamente sul posto ma il soggetto descritto come una persona molto robusta e che girava a dorso nudo, si era allontanato. Di lì a qualche minuto l’energumeno veniva segnalato nei pressi del ristorante “Sambuga” dove aveva danneggiato la porta di ingresso ed urlava frasi sconnesse all’indirizzo del gestore del locale ritenuto “colpevole” del fatto che non gli aveva voluto somministrare alcolici.
L’uomo generalizzato per W.F., cittadino svizzero, in vacanza a Fano, al momento sprovvisto di documenti, sebbene palesemente alterato dall’abuso dell’alcool seguiva le indicazioni dei Carabinieri che lo invitavano a salire a bordo dell’autoradio per essere condotto presso il Comando di Fano allo scopo di procedere alla sua legale identificazione mediante i documenti sia allo scopo di prevenire reati connessi allo stato psicofisico in cui versava.
Giunti in caserma i militari accertavano che W.F. era alloggiato presso l’albergo “De la Ville” di Fano pertanto accompagnavano lo stesso presso la struttura alberghiera per visionare i documenti personali. Giunti presso l’albergo W.F. esibiva finalmente i propri documenti. Presso la struttura alberghiera i carabinieri accertavano che W.F. non era in vacanza da solo ma aveva con se il figlio minore di anni 18. Il ragazzo era stato lasciato da solo mentre il padre di fatto aveva girovagato per Fano abusando di alcolici. A questo punto, constatata anche la presenza del figlio di W.F. lo stesso veniva invitato a non uscire dalla propria camera ed attendere che i fumi dell’alcool svanissero.
W.F. prima ancora che i Carabinieri si allontanassero dall’albergo usciva sulla pubblica via e incurante dei richiami dei carabinieri si allontanava verso il centro città. Una volta raggiunto dai Carabinieri improvvisamente reagiva violentemente, colpendo il capo pattuglia che a causa di ciò riportava lesioni alla mano destra. Con molta fatica i due carabinieri riuscivano ad immobilizzare W.F. che veniva arrestato per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Per buona sorte il figlio minore dell’esagitato non assisteva alla fasi di aggressione nei confronti dei Carabinieri.
La stessa mattinata su ordine dell’A.G., W.F. veniva condotto innanzi al Giudice Monocratico del Tribunale di Pesaro per la convalida dell’arresto. L’arresto veniva convalidato e W.F. patteggiava una pena di mesi quattro di reclusione.
Durante le fasi di detenzione e del rito per direttissima il figlio minorenne di W.F. su disposizione dell’A.G. minorile veniva consegnato ad una struttura protetta. Dopo le formalità di rito il ragazzo è stato consegnato al padre. Il giovane alla presenza dei carabinieri riprendeva il padre invitandolo ad un comportamento più misurato.