L’assessore Bargnesi replica a Progetto Fano e Udc: “Fanno solo disinformazione”
- 23 Febbraio 2017
Fano (PU) – Chiamata in causa da Progetto Fano e Udc in merito ad una fattura inviata ad una famiglia con figlio disabile ed inerente al trasporti scolastico, l’assessore alle Politiche Sociali Marina Bargnesi non ci sta e passa al contrattacco.
“Quanto durerà questa campagna di disinformazione e propaganda strumentale sulla pelle delle famiglie dei disabili da parte di chi all’opposizione, nonostante il ruolo di ex assessore alle Politiche Sociale, non ha ancora capito che leggi e disposizioni cambiano e nonostante ciò stiamo preservando i servizi e riqualificandoli? Questo l’interrogativo dell’assessore che continua: “Ho invitato più volte i consiglieri dubbiosi a visitare i nostri uffici e confrontarsi con noi per avere tutte le spiegazioni sul come e perchè di cambiamenti in corso, non sono mai venuti ma continuano ad alimentare un terrorismo e tanta ansia nelle famiglie”.
Di seguito le spiegazioni dei nuovi processi in corso su cui ancora stiamo lavorando per ottimizzare spiegando alle famiglie volta per volta: “In data 20 febbraio 2016 – spiega Bargnesi – il Consiglio Comunale ha provveduto ad approvare senza alcun voto contrario un Testo Unico Regolamentare per l’accesso ai servizi socio-assistenziali che recepiva l’obbligo alla compartecipazione da parte degli utenti ai servizi socio assistenziali così come sancito dalla Legge quadro sui servizi socio-assistenziali n.32/2014 emanata dalla Regione Marche”.
“Va da subito chiarito che la compartecipazione non riguarda l’accesso o meno ai servizi che continuano ad essere garantiti, a prescindere dalla situazione economico-patrimoniale, a tutti coloro che dalla valutazione professionale risultino averne bisogno in considerazione della propria situazione di disagio. La compartecipazione riguarda solo l’aspetto della contribuzione alla spesa dei servizi erogati rispetto ai mezzi economici dei beneficiari e delle loro famiglie (reddituali e patrimoniali) che trovano nell’Isee la loro riparametrazione annuale, come da anni esistono sul territorio per altri servizi alla persona quali asili nido, scuole dell’infanzia e trasporto scolastico”.
“Al pari di questi servizi che da anni sono sottoposti alla regola della compartecipazione alla spesa nel nostro territorio, per i servizi individuali quali SAD e trasporto sociale sono state approvate delle fasce di parametrazione dell’Isee finalizzate a garantire alle fasce economicamente più deboli l’esenzione totale (Isee inferiore a 6.524,54) e proporzionalmente applicare una quota di compartecipazione all’aumentare dell’Isee sino al massimo di € 19.524,01 e oltre. Il costo massimo richiesto alla compartecipazione rappresenta comunque il 50% del costo effettivo sostenuto dal Comune, che pertanto per tutti continua a farsi carico di suddetta quota poichè rappresenta un valore di welfare sociale”.
“Per quanto riguarda il SAD – spiega Bargnesi – è stata applicata una scontistica significativa nel caso in cui le ore erogate siano superiori alle 4 settimanali, sempre parametrato all’Isee, mentre per quanto riguarda il trasporto sociale, in accordo con i sindacati, si è deciso di applicare la medesima tariffa mensile applicata dai servizi educativi comunali pari a massimo € 26,00, nei casi in cui il trasporto richiesto per disabili o minori in carico servisse a garantire la frequenza scolastica”.
“Per oltre otto mesi, da marzo ad ottobre, tutto il servizio è stato fortemente impegnato in una lunga fase di comunicazione ed accompagnamento di famiglie ed utenti rispetto a questa novità sino ad acquisire formalmente l’accettazione al pagamento oltre che all’erogazione del servizio una volta compresi anche i valori economici.
Disconoscere questa lunga e meticolosa opera del servizio, significa disconoscere mesi di attento e professionale lavoro svolto da tutti gli operatori del settore in favore di tutta l’utenza che da anni è seguita”.
“E’ di tutta evidenza, tuttavia, che il sistema informatizzato che è stato appositamente creato dalla ditta informatica per la gestione di questa novità, può presentare in prima applicazione qualche errore, come nel caso evidenziato da Progetto Fano e Udc, associando all’utente un Isee non proprio o non applicando correttamente la scontistica. E’ bene dire che l’utente nella giornata di ieri ha già ricevuto dal servizio tutte le necessarie rassicurazioni e la posizione risulta annullata nel sistema fin da ieri con le dovute scuse per l’errore”.
“Da ultimo, quanto alla spinosa e complessa vicenda dei Centri Diurni per Disabili, è bene ricordare che per due anni il Comune di Fano, nonostante la Regione Marche con propria Deliberazione 1331/2014 imponga in alcuni casi costi giornalieri ben più alti di quelli sostenuti attualmente dalle famiglie, ha provveduto a mantenere inalterate le quote pagate dal 2014 a tutt’oggi facendosi carico con propri fondi di bilancio dell’aggravio di spesa, oltre agli € 28,30 giornalieri previsti dalla norma per disabili medio-lievi e 18,60 quale quota a carico della famiglia sia per gravi sia per medio lievi”
“Fino al 31 maggio è stata disposta l’ulteriore proroga dell’attuale trattamento ed il servizio è già da mesi impegnato in una sforzo volto ad approfondire caso per caso le situazioni esistenti ipotizzando sistemi e modelli quanto più equi e sostenibili per famiglie e disabili, garantendo la massima protezione sociale anche economica per chi dimostra di averne il bisogno”.
“Da ultimo, preme anche ribadire che la profonda attenzione verso la disabilità non si dimostra solo con il tema economico, sottolineando quanto improprio e diseducativo sia il termine ‘tassa per i disabili’ pronunciata oramai più volte da un ex assessore ai servizi sociali, quanto sull’offerta e sulla qualità dei servizi che questa amministrazione ha in questi anni attivato e che continuerà a promuovere nei mesi a venire anche in stretta sinergia con l’ATS n. 6”.