Fano (PU) – “Sindaco non firmare”. L’appello, l’ennesimo, è quello che Stefano Pollegioni di Fratelli d’Italia fa al primo cittadino, Massimo Seri, invitandolo a non avallare il protocollo d’intesa tra Comune di Fano e Regione Marche previsto per il 5 giugno.
“Il Santa Croce – scrive in una nota FdI – deve tornare ad essere un importante presidio sanitario provinciale, come giustamente indicato dalla proposta di piano sanitario del Patto di Piagge e che sarà presentato dal sindaco di Pergola Francesco Baldelli alla prossima riunione dei sindaci di Area Vasta a Urbino dell’11 Giugno. Quello di Fano deve rimanere un ospedale autonomo di secondo livello collegato al nosocomio di Pergola e a quello di Fabriano. L’ospedale di Fano non serve semplicemente la terza città delle Marche ma può garantire un servizio sanitario importante ad una grossa fetta della Valle del Cesano e del Metauro, parliamo di una mobilità superiore ai 140 mila utenti che non possono essere trascurati”.
“Il nuovo piano sanitario proposto dal Patto di Piagge contempla una rete che collega le strutture di Urbino, Pesaro, Fano, Pergola fino ad arrivare a Fabriano. Questa sarebbe una rete ospedaliera vincente che può integrarsi con i nosocomi di Fossombrone, Cagli e Sassocorvaro che devono tornare a rivestire il ruolo di ospedali con le stesse funzioni di un tempo.
“La riunione di Area Vasta dell’11 Giugno sarà determinante per ribaltare le sorti della sanità provinciale e salvare il futuro del Santa Croce, quindi invito, il Sindaco Seri, a valutare bene il nuovo piano sanitario proposto dai sindaci del Patto di Piagge e di aderire senza se e senza ma. Mi auguro che il sindaco di Fano batta con decisione i pugni sul tavolo regionale per ottenere la riabilitazione del Santa Croce e lo invito a non accontentarsi di quel poco che rimarrà nel pubblico a Fano e a non gridare vittoria pensando di aver ottenuto la clinica privata visto che ancora non c’è nulla di concreto e tutti questi segreti sui nuovi gestori privati della sanità lasciano molti dubbi e molte incertezze per una gestione a dir poco opaca”.
“Come segretario di Fratelli D’Italia – conclude la nota – invito con decisione anche tutte le associazioni che si battono da tempo per difendere la nostra sanità, i partiti di centrodestra e i suoi consiglieri comunali di Fano, ad unirsi in una unica voce al Patto di Piagge ed a dialogare con i sindaci che lo hanno sottoscritto. Al sindaco Seri dico che deve riprendere la propria autonomia decisionale e tagliare i fili che il Pd ha messo sulla sanità pubblica perché è in gioco il diritto alla salute dei cittadini”.