Fano (PU) – Avere l’ok dall’aeronautica militare non è mai semplice e se questo arriva in appena un giorno dalla richiesta, significa che il progetto è valido e che potrebbe davvero segnare un punto di svolta nell’integrazione dei ragazzi con disturbo da spettro autistico.
Si chiama “Let’s autism fly”, facciamo volare l’autismo, e ad idearlo è stata l’associazione no profit 27Aerobatics di Fano che da subito ha trovato terreno fertile nell’amministrazione comunale e nel reparto di neuropsichiatria infantile dell’ospedale Santa Croce, un’eccellenza sanitaria di Marche Nord diretta dalla dottoressa Vera Stoppioni dove solo nel 2018 sono stati presi in cura 200 ragazzi ed effettuate 490 diagnosi, di cui più di 100 a bambini minori di 3 anni. 10 di questi 200 ragazzi, di età compresa tra i 12 e 17 anni, avranno la possibilità per diversi mesi di stare a stretto contatto con i piloti e i tecnici della 27Aerobatics svolgendo diverse attività fino ad arrivare al restauro di un aeromobile vero (molto probabilmente un aereo modello mb339, lo stesso in dotazione alle frecce tricolori) donato dall’Aeronautica Militare. Tale aeromobile verrà posizionato presso una tensostruttura nell’ area in concessione alla Yakitalia che, aderendo al progetto, ha garantito tutto il supporto logistico, includendo anche gli utensili per la realizzazione del restauro.
Prima e dopo le operazioni di restauro, ai ragazzi sarà insegnato come affrontare la vita in aeroporto in previsione di un eventuale viaggio, come si costruiscono modellini e come si utilizzano le radio fino alla simulazione di volo tramite apparecchiature specifiche dotate di cloche, pedaliera e monitor. Da aprile a giugno e da settembre a novembre l’attenzione sarà posta sul restauro dell’aereo, che poi rimarrà in bella mostra in un’area dell’aeroporto, mentre negli altri mesi ci si dedicherà alle altre attività. Durante il progetto, i ragazzi saranno seguiti da educatori e da analisti comportamentali mentre prima dell’inizio saranno gli stessi piloti della 27Aerobatics a partecipare a dei corsi di avvicinamento al mondo dell’autismo effettuati dal personale sanitario di Neuropsichiatria infantile.
“E’ un progetto unico in Italia – hanno detto la dottoressa Vera Stoppioni e il presidente della 27Aerobatics, Paolo Sapignoli – tant’è che già altre regioni hanno chiesto informazioni. Grazie a ‘Let’s autism fly’ i ragazzi saranno coinvolti in attività pratiche e saranno a stretto contatto con uomini, cosa questa rara essendo le educatrici e la psicologhe quasi tutte donne”. Al progetto collabora anche l’associazione Omphalos che da dieci anni offre supporto ai genitori di bambini autistici: “Sono certo – ha detto il segretario, Massimiliano Fiorelli – che mio figlio farà una cosa che io non sono in grado di fare e per cui lo invidierò”.
Unanime il coro di tutti gli attori protagonisti del progetto: “Facciamo qualcosa per questi bambini, ma in fin dei conti saranno loro a lasciare un ricordo indelebile dentro di noi”. Il progetto è completamente gratuito per le famiglie.