Fano (PU) – Di storie come quella del Lisippo ce ne sono tante. L’Atleta di Fano, infatti, è solo uno dei tanti beni culturali trafugati e sparsi per il mondo. Lo Stato italiano, per cercare di recuperare questi beni si avvale della “diplomazia culturale” e venerdì prossimo a Fano arriverà proprio un esperto della materia. Alle 17.30 alla Memo Stefano Alessandrini presenterà il suo libro “La Diplomazia Culturale italiana per il ritorno dei beni in esilio” edito da Edizioni Efesto nel 2018.
Coordinerà l’incontro il Professor Daniele Diotallevi, già Funzionario Storico dell’Arte del MIBAC e docente di Legislazione dei Beni Culturali. La presentazione sarà anticipata alle 16.30 da una visita guidata alla Biblioteca Federiciana dove sarà possibile visionare alcuni documenti in mostra relativi a beni librari ed artistici della nostra città che hanno subito lo stesso destino del Lisippo o non sono mai stai più ritrovati. Il patrimonio artistico e archeologico italiano è stato per secoli martoriato dai saccheggi conseguenti alle invasioni di eserciti stranieri e al collezionismo di opere d’arte, che ha avuto una storia piena di intrighi e di sviluppi criminali.
Nel XX secolo la razzia è continuata: musei e collezionisti stranieri hanno acquisito migliaia di capolavori di arte antica e moderna e un’enorme quantità di reperti archeologici trafugati, in totale spregio delle leggi italiane e delle convenzioni internazionali in materia. L’Italia ha subito queste terribili perdite per molti anni, prima di arrivare a definire le linee operative per una reazione efficace volta al recupero dei nostri beni in esilio, avviando, nell’ultimo ventennio, una decisa azione di diplomazia culturale. Il professor Alessandrini parlerà proprio di come funziona questa diplomazia culturale e di quanti e quali bene ha permesso all’Italia di recuperare negli ultimi anni.