Fano (PU) – Il Centro Studi Vitruviani, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, organizza la presentazione del volume Fanum Fortunae e il culto della dea Fortuna (Marsilio Editori) che si terrà a Fano, lunedì 2 ottobre 2017, alle ore 17,30, presso la sala di rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, in via Montevecchio 114.
Moderatore dell’incontro sarà Paolo Clini, coordinatore scientifico del Centro Studi e, dopo i saluti delle autorità, prenderà la parola il prof. Oscar Mei (Università degli Studi di Urbino) che insieme a Clini ha curato il volume.
Ci sarà poi l’atteso intervento di Valerio Massimo Manfredi, che torna a Fano per parlare dei temi del libro ma anche per ricordare il compianto prof. Mario Luni, suo grande amico e collega.
Il volume raccoglie i contributi che diversi studiosi hanno portato alla giornata di studi dedicata alle più antiche radici della nostra città, organizzata dal Centro Studi Vitruviani il 29 ottobre 2015, in memoria appunto di Mario Luni.
L’indice del volume comprende un’introduzione di Valerio Massimo Manfredi e i seguenti interventi: La sors di Fiesole e il culto di Fortuna nelle Marche di Filippo Coarelli; Fano prima di Fano di Lorenzo Braccesi; Culti tra Metauro e Foglia agli albori della romanizzazione di Laura Invernizzi e Valeria Purcaro; Il Fanum Fortunae e i luoghi di culto di età repubblicana nel territorio nel territorio circostante di Oscar Mei; La Fortuna a Fano: quale Fortuna? di Luciano De Sanctis; La Fortuna di Arna e una moneta di Treboniano Gallo di Mario Pagano; Il culto della Fortuna Primigenia a Palestrina di Massimiliano Kornmüller e La Fortuna tipo Braccio Nuovo di Antonio Corso.
Com’è noto l’odierna città di Fano nasce come antica Fanum Fortunae, dal nome di un mitico tempio dedicato alla dea Fortuna, probabilmente eretto a testimonianza della battaglia del Metauro nell’anno 207 a.c. e di cui, fino ad oggi, non abbiamo tracce certe. Fortuna è un’antica divinità italica dea del caso e del destino, più tardi identificata con la greca Τύχη e il suo culto era praticato anche presso i Romani. Il volume è anche un omaggio alla nostra città.