Fano (PU) – “Proprio in occasione della presentazione del bilancio di sostenibilità 2016 di Marchemultiservizi, riesplode il caso della possibile fusione di Aset in Marchemultiservizi”.
A darne notizia i consiglieri comunali del Movimento a 5 Stelle, Hadar Omiccioli, Marta Ruggeri e Giovanni Fontana che spiegano: “Ci avevano assicurato che la fusione delle due Aset in una unica Aset ci avrebbe preservato dall’ingresso a Fano della società mista pubblico-privato Marchemultiservizi (ricordiamo che dentro c’è la società Hera che guadagna su acqua e rifiuti). Ci ricordiamo ancora le arringhe di Bacchiocchi (PD) e della Luzi (Sinistra Unita) felici della fusione Aset proprio perché rendeva inespugnabile la gestione totalmente pubblica dei nostri beni come acqua e gestione rifiuti. Eppure li avevamo avvisati che la fusione Aset non ci avrebbe salvaguardato da MarcheMultiservizi. E infatti, pochi giorni fa, associazioni di categoria di industriali, commercianti e un bel gruppo di politici dell’area PD hanno esultato in coro ‘Questo matrimonio Aset e Marchemultiservizi s’ha da fare!’. Anche Bacchiocchi e Luzi avranno innalzato cori di giubilo o saranno caduti dalla sedia non credendo alle loro orecchie? E il sindaco Seri? Silenzio di tomba. La questione è semplice: la fusione frettolosa di Aset, oltre a non dare certezze sull’abbassamento delle tariffe e a una gestione più virtuosa, non può preservarci dalla grinfie di Marchemultiservizi, perché la decisione di un gestore unico provinciale è essenzialmente politica. Sarà l’AATO, dove è presidente Tagliolini, anche presidente della Provincia, a dover decidere. E cosa ne pensa Tagliolini? E’ d’accordo con l’aggregazione”.
“Ecco perché avevamo proposto la creazione di una “Azienda Speciale” dove c’è una gestione pubblica al 100%, trasparenza assoluta, partecipazione diretta dei Comuni, eventuali utili reinvestiti obbligatoriamente nei servizi ai cittadini e non usati come Bancomat per i Comuni al fine di pareggiare i propri bilanci annuali. Così si può difendere la gestione pubblica di acqua e rifiuti. Altrimenti entrerà il privato che vorrà guadagnare da questa gestione. Noi ci batteremo per evitare tutto ciò, prima che sia troppo tardi. Il nostro sindaco, accerchiato dal PD, rinuncerà a vincere la battaglia come ha già fatto per la sanità locale e il Santa Croce? Attuerà una strategia già perdente in partenza come fu Chiaruccia per l’ospedale unico, volendosi solo salvare la faccia?”