Fano (PU) – “Basta con questa storia di Fano come Cenerentola dell’Adriatico. I nostri numeri sono migliori di quelli di Pesaro” sbotta il vice sindaco e assessore al Turismo Stefano Marchegiani.
“Ho appena sentito dire – dice – che in città i monumenti sono chiusi e che è difficile per i visitatori accedervi. E’ una rappresentazione di Fano sbagliata. Gli orari di apertura sono gli stessi da anni e solo di poco ridotti rispetto al 2011. Una conseguenza della crisi che non ci consente di pagare il personale un’intera giornata. Ma credo che la chiusura del museo civico la mattina, considerati i dati progressivi degli anni, sia una scelta logica. Meglio prevederne l’apertura serale e pomeridiana, così come dar la possibilità, ai gruppi che prenotano, di scendere negli scavi archeologici della Memo insieme a una guida”.
“Le fasce orarie che abbiamo previsto – continua – danno un’ampia possibilità di scelta ai turisti i cui numeri in termini di presenze e durata di soggiorno sono positivi. Ora siamo al lavoro per realizzare un grande evento estivo che ci caratterizzi, come la Fano dei Cesari o il Carnevale. Quest’anno abbiamo dovuto fare i conti con i tagli della Regione e abbiamo scelto di tutelare i Servizi sociali. Ma lavoreremo per l’anno prossimo”.
Poi Marchegiani fa un raffronto con Senigallia, “per il Jamboree spendono 400mila euro. Noi investiamo comunque 630mila tra Fondazione Teatro e Carnevale di Fano” e su Pesaro “mi pare che a Fano si faccia qualcosa di più delle Candele. Noi abbiamo eventi importanti come il Fano Jazz, Passaggi, il Festival del Brodetto, il Coro Polifonico che continuiamo a promuovere nelle fiere internazionali grazie anche al contributo arrivato dalla tassa di soggiorno”.