Fano (PU) – “Stiamo parlando delle ballerine brasiliane del Carnevale di Pesaro?” si chiede il vice sindaco e assessore a Cultura ed Eventi Stefano Marchegiani nel commentare la manifestazione dei cugini pesaresi annunciata oggi sulla stampa e ripresa dai consiglieri comunali d’opposizione.
“Il Carnevale di Fano è un’altra cosa – aggiunge -. Se n’è parlato sulla stampa nazionale, ha coinvolto migliaia di persone e grandi maestranze. Quell’evento straordinario che al Comune è costato 130mila euro ha rappresentato le Marche, per 1 mese all’Expo. Altri non hanno fatto nulla. Ad esempio l’Orchestra Rossini ha rinunciato ad esibirsi. Dobbiamo smetterla di farci del male e iniziare a pensare che siamo bravini soprattutto considerando i minori investimenti che Fano riceve rispetto a Pesaro” dice il vicesindaco che cita anche i successi del “Fano Jazz by the Sea (il più economico tra i 4 festival migliori d’Italia), di Passaggi e del Festival del Giornalismo Culturale”.
Marchegiani poi sottolinea: “Questo è un anno di emergenza durante il quale la tutela del territorio e dei servizi sociali hanno avuto la precedenza sugli eventi. Avevamo preventivato 130mila euro per la Fano dei Cesari, la nostra manifestazione identitaria ma i tagli della Regione ci hanno costretto a rivederla e pensare a una sola giornata dal costo di 50mila euro. Insieme agli operatori, che hanno dimostrato un gran senso di responsabilità, siamo poi giunti alla conclusione che non valeva la pena e ci abbiamo rinunciato. Ma i progetti incentrati sulla romanità di Fano vanno avanti. Cito ad esempio la mostra ‘Perfecto & Virtuale’ che abbiamo acquistato per 30mila euro e la progettazione della nuova segnaletica stradale dedicata alle radici storiche e al Carnevale”.
Tra i progetti anche l’acquisizione del Teatro romano di via de Amicis. Un’odissea lunga decenni che Marchegiani garantisce “si concluderà presto. Con gli uffici tecnici stiamo studiando due strade: quella di una nuova permuta e quella della valorizzazione degli indici urbanistici da sottoporre alla società proprietaria dell’area. Prima delle ferie estive è in programma un incontro con la ditta”.