Fano (PU) – Undici paesi attraversati, 10 associazioni incontrate, 4 tipologie di mezzi usati e 1200 euro spesi. I primi 3 mesi di viaggio di Matthias Canapini, 23enne fanese, raccontano solo una parte delle esperienze da lui vissute da quando, il 10 giugno, è partito dalla Città della Fortuna, “verso est” (la direzione che dà anche il titolo del libro con le storie e i volti incontrati nei viaggi fatti tra il 2012 e 2014) fino a raggiungere il Vietnam per poi tornare a casa a dicembre.
L’obiettivo del viaggiatore, che ha cercato, tramite il crowfunding “Il volto dell’altro”, sostegno economico alla sua iniziativa (finanziata anche dai lavori stagionali che ha fatto tra un viaggio e l’altro), è “riflettere insieme su realtà spesso dimenticate”. Il progetto prevede un percorso che Matthias sta compiendo esclusivamente via terra, utilizzando solo treni, autobus, barche e, soprattutto, le sue gambe, mangiando “ciò che mi viene offerto sui treni e dalla popolazione locale, cercando ospitalità nelle Ong e nelle abitazioni locali” ma anche, nei momenti di necessità, dormendo nelle stazioni. Come in Cina dove ha trascorso la notte “con zanzare e topi che scorazzavano”. Durante questi mesi sta raccontando con foto, resoconti audio e appunti, il viaggio, ma anche le associazioni che operano nei Paesi da lui incontrati.
“Sono partito con i1.160 euro – dice – raccolti con il crowfunding, ai quali si sono aggiunte ulteriori donazioni lungo il percorso grazie anche all’azienda Schnell. Questa cifra mi ha permesso di pagare fixer locali, interpreti, visti e mezzi pubblici. Grazie all’aiuto di associazioni e Ong ho l’opportunità di raccontare angoli estranei agli ambienti turistici e vedere tante realtà ‘nascoste’”. Il percorso è iniziato dai Balcani e dall’Est Europa, con il racconto di Srebrenica e dei ragazzi di strada a Bucarest, per poi passare all’Ucraina e le dolorose storie degli sfollati che continuano a scappare dalla zona di conflitto di Donbass.
Come quella di Ludmila: “Durante la settimana trascorsa in un ostello dove gli sfollati sono stati accolti da un’associazione ho incontrato questa ragazza di 19 anni. Le avevano ucciso il ragazzo e lei era scappata con la bimba di 1 settimana a 50 km dalla guerra. Mi ha raccontato la sua storia mentre sbucciavano le patate per il pranzo. Con noi c’era anche un bambino di 11 anni adottato da una signora muta”. Matthias è poi arrivato in Russia ed è salito a bordo della Transiberiana, il celebre treno che macina più di 8.000 km da Mosca a Pechino, passando per la Mongolia. “Qui mi sono fermato per più di 20 giorni raccontando le attività di una Ong locale nei distretti poveri della capitale”. Ha poi raggiunto la Cina del Sud a bordi di treni e conosciuto persone provenienti da ogni regione, numerose minoranze e gruppi tribali.
Pochi giorni fa è stato in Vietnam, dove ha raccolto testimonianze sugli effetti dell’Agente Arancio sganciato durante la guerra e varie realtà lungo il delta del Mekong. “Il mio viaggio, sebbene ogni giorno incerto tra visti e frontiere instabili, proseguirà in Cambogia, Thailandia, Myanmar, India, Nepal e via in Kazakistan direzione Europa”. Per seguire Matthias è possibile visitare la sua pagina Facebook per contattarlo inviare una mail a canapini.matthias@gmail.com.