Urbino (PU) – Arrestati dalla Squadra Mobile unitamente alla squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Urbino, H.N. di anni 26, Z.B.S. di anni 21, Z.O. di anni 26, di nazionalità marocchina, responsabili della rapina commessa a Pesaro ai danni di due donne, loro connazionali.
Nel corso delle operazioni relative ai citati arresti sono emersi elementi riscontranti una attività di spaccio di cocaina e hascisc condotta da H.N. e dal fratello di questi M.N., detto “Simo”, di anni 28, anch’egli residenti nel quartiere di Urbino 2.
Nel corso delle investigazioni sono state compiute perquisizioni e operati sequestri di cocaina. E’ stato, altresì, riscontrato il reato di evasione di H.N., nel frattempo scarcerato e posto agli arresti domiciliari nello stesso quartiere, che in una circostanza aveva raggiunto l’abitazione del fratello mentre questi era intento a condurre l’attività di spaccio.
Le indagini sono terminate inevitabilmente nel momento in cui M.N. detto “Simo” è stato arrestato e riaccompagnato alla locale Casa Circondariale su disposizione del Tribunale di Sorveglianza che ha revocato, la misura alternativa alla detenzione in carcere.
A conclusione di tutta l’attività, sono stati indagati in stato di libertà alla Procura della Repubblica del Tribunale di Urbino per il reato di spaccio continuato di sostanze stupefacenti, in concorso tra loro, i due fratelli H.N. e M.N e S.J., tutti residenti nel quartiere in argomento nonché il cittadino macedone K.G. di anni 40, residente nel Comune di Petriano (PU).
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Nel corso dell’indagine sopra riportata sono stati raccolti indizi anche nei confronti di un altro cittadino marocchino A.S., di anni 36, sempre residente nello stesso quartiere, soggetto già emerso da tempo per essere attivo nell’illecita attività di spaccio.
Aveva così inizio un’ulteriore attività investigativa che si è conclusa nella serata del 31 gennaio.
In tale occasione, grazie alla collaborazione tra la Squadra Mobile e il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Urbino, che ha visto il coinvolgimento dell’unità cinofila antidroga della Guardia di Finanza di Pesaro e di personale del Comando Vigili del Fuoco di Urbino, si giungeva all’arresto di A.S., il quale, dopo essere stato inseguito dapprima in auto e poi a piedi sino alla propria abitazione sita in Urbino 2, veniva trovato in possesso di 760 grammi di hashish e 36 grammi di cocaina.
Presso l’abitazione dello stesso è stato rinvenuto altresì materiale per il confezionamento, bilancino di precisione e 540 euro in contanti provento attività di spaccio.
L’intervento congiunto di personale della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco ha permesso in piena notte di recuperare la droga nascosta sotto terra in più punti in un terreno distante dal luogo nel quale il cittadino straniero vive ed è stato arrestato.
Proprio tale ultima circostanza permette di comprendere le difficoltà delle forze di Polizia a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in particolare nel quartiere in questione, interamente occupato da cittadini extracomunitari. La sola presenza sul posto di soggetti o auto estranee a quel contesto comporta un immediato allarme. Inoltre, anche a seguito dei ripetuti controlli effettuati, i responsabili di tali illecite attività, hanno raggiunto alti livelli di scaltrezza e astuzia; infatti la sostanza stupefacente non viene più tenuta e occultata all’interno delle abitazioni, ma nascosta, già suddivisa e pronta per essere ceduta al cliente, come nell’odierno sequestro, ai lati della strada sotto il fogliame e dieci centimetri di terriccio.
L’operazione rientra in una più vasta attività che vede coinvolte tutte le Forze dell’Ordine del territorio, coordinate dalla Prefettura di Pesaro e Urbino, nell’ambito del monitoraggio di aree e luoghi considerati più sensibili, come quello del quartiere denominato “Urbino 2”, che ha portato all’effettuazione delle operazioni sopra riferite.