Fano (PU) – La guardia di finanza di Fano ha effettuato nei giorni scorsi il più grande sequestro di contanti, per evasione Iva, della provincia di Pesaro e Urbino. Protagonista della vicenda l’imprenditore fanese di abbigliamento Fabrizio Giuliani, accusato dalla magistratura di Pesaro di aver evaso 15 milioni di euro, mettendo in rete circa 100 operazioni per nascondere la somma al fisco. Il 60enne, conosciutissimo in città, aveva una disponibilità di contanti di dodici milioni di euro, tenuti in banca, soprattutto in una filiale di San Marino ma anche in varie zone dell’Italia, tramite alcuni prestanomi. L’uomo nonostante risultasse nullatenente, aveva inoltre disponibilità di alcuni capannoni in via Einaudi, di una villa a Rosciano e anche di un appartamento a Mondolfo dove faceva risiedere uno dei sue due commercialisti di fiducia, che lo aiutava nelle operazioni. Le fiamme gialle fanesi, dopo aver recuperato i 12 milioni di euro dall’imprenditore (già restituiti allo Stato ndr), hanno ricostruito una vera e propria associazione a delinquere, che è stata in grado di nascondere al fisco un ammontare di circa 55 milioni di euro. Giuliani, aiutato dai 2 complici commercialisti e da vari prestanome, si avvaleva di 12 società con sede a Malta, Dubai, Lettonia e Lituania, che gli permettevano di acquistare tramite un giro di fatture e operazioni false, capi d’abbigliamento “griffati” senza pagare l’Iva. In pratica l’Italia figurava solo come area di stoccaggio, mentre in realtà era la sede della maggior parte delle sue attività commerciali, dove vendeva i capi a prezzi decisamente vantaggiosi. Per sgominare il complesso giro di affari illegali, la guardia di finanza, nell’ambito dell’Operazione denominata “Grandi Magazzini”, ha messo in campo 3 anni di lavoro, fatto di pedinamenti e di rapporti con le camere di commercio italiane ed internazionali. Il “tesoretto” di documenti che ha incastrato definitivamente il 60enne è stato trovato nell’abitazione di Mondolfo sopracitata, abitata dal commercialista. L’operazione ha portato alla denuncia, per il momento, di un totale di 11 persone. Un plauso alla Guardia di Finanza fanese che ha condotto le indagini in maniera certosina effettuando il più grande sequestro per evasione della storia della Provincia di Pesaro e Urbino.