Fano (PU) – Nel 2017 i fanesi hanno speso ben 10.871.078 euro nei giochi d’azzardo. A lanciare l’allarme è la Cisl di Fano che grazie all’alternanza scuola lavoro con la 4 D del Istituto Battisti, ha fatto fare una ricerca ai giovani studenti. Fonte ufficiale delle statistiche, l’agenzia doganale monopoli che ha preso in considerazione dati relativi ai giochi numerici a totalizzatore, a base ippica, a base sportiva, lotterie, lotto e scommesse virtuali, senza tenere contro delle video lotterie e delle slot machine.
Dalla ricerca condotta dagli studenti, sotto la supervisione attenta della Cisl, è emerso che Fano, complice anche la densità di abitanti, si classifica al primo posto per spesa totale tra i comuni di Fossombrone, Cartoceto, Isola del Piano, Montefelcino, Sant’Ippolito, Mondolfo, Mondavio, San Costanzo, Pergola, Monte Porzio, Fratte Rosa e San Lorenzo in Campo. La media tra la densità abitanti e spesa procapite più alta è però confutabile al comune di Fossombrone dove è risultato, nell’anno in questione, una spesa procapite di 251 euro contro i 216 euro di Fano. Sempre parlando della città della Fortuna, i giochi dove i fanesi spendono di più sono le varie lotterie e il Lotto dove, nel 2017 sono stati giocati rispettivamente 5 milioni e 3 milioni e 900 mila euro. In mattinata la Cisl ha inoltre divulgato dati sulla natalità e mortalità della città e sull’Irpef.
Dati non proprio positivi poiché se nel 2001 sono nate 505 persone a fronte di 559 decessi, la situazione è andata peggiorando fino al 2016 (ultimo dato disponibile), dove i nati sono stati 487 a fronte delle 644 morti. Il picco in negativo è stato raggiunto però nel 2015 con 447 nascite a fronte di 657 morti. Anche l’Irpef è cresciuto a dismisura, complice l’aumento dei redditi ma soprattutto delle aliquote. Sempre partendo dal 2001 quando i redditi nel fanese sono stati di circa 651 milioni e 700mila euro, con un’aliquota dello 0,4, l’irpef a gettito comunale è stato di 2.606.757 euro. Dal 2017 in poi l’aliquota si è fissata allo 0,8 e nel 2016, su un reddito totale di 929 milioni e 500mila euro, il gettito comunale, ossia l’entrata complessiva derivata dal tributo, è stata di 7.435.913 euro.