Fano (PU) – “Dal centrodestra solo fake news per spaventare i cittadini”. A quattro giorni dal ballottaggio che stabilirà chi tra Lucia Tarsi e Massimo Seri sarà il prossimo sindaco di Fano, la lista civica dell’attuale primo cittadino, Noi Città, sferra un duro attacco ai rivali politici tacciandoli di mettere in giro notizie false solo al fine di screditare l’attuale amministrazione.
“Dal 26 maggio – si legge in una nota – ci è capitato di leggere tutte le faziosità e le falsità di cui Lucia Tarsi ed i suoi mentori (Falcioni, D’Anna, Rossi, Uguccioni) si sono fatti portavoce, guidati da un super esperto della comunicazione milanese ingaggiato per costruire delle menzogne in salsa fanese. Ma si sa, le bugie hanno le gambe corte”.
Digestore, sanità e Aset sono le tre tematiche alle quali fa riferimento Noi Città che spiega così la sua dura presa di posizione: “Il tanto millantato digestore – scrivono dalla lista – non verrà realizzato nella provincia di Pesaro Urbino e tantomeno a Bellocchi, lo sappiano gli abitanti del quartiere e smetta la candidata sindaca della destra di denunciarlo in malafede. La tutela del paesaggio per noi è un faro dell’agire pubblico. Capiamo che Lucia Tarsi non possa concordare, dato che porta in dote nelle sue liste proprio il fautore (Mauro Falcioni) di un PRG sovradimensionato che ha previsto cementificazione selvaggia in assenza di programmazione”.
Capitolo sanità: “Sull’ospedale hanno detto e scritto di tutto, ponendosi in antitesi con tutto il personale medico ed ospedaliero, omettendo di chiarire la verità: fu il centrodestra che firmò per chiudere il Santa Croce con l’obiettivo di costruire l’ospedale unico a Fosso Sejore e quando si insediò l’amministrazione Seri iniziò una battaglia per tenere aperto il presidio ospedaliero. Lucia Tarsi dovrebbe quanto meno scusarsi rispetto a quello che fecero i suoi attuali amici di coalizione”.
L’ultima di quella che Noi Città definisce “bufale” riguarda la presunta svendita di Aset: “Se la Tarsi si fosse studiata le carte – termina la nota – non troverebbe traccia di alcuna presunta vendita o svendita. Davvero triste fare del terrorismo psicologico sui dipendenti dell’azienda o sulla città. Capiamo che in assenza di idee e soprattutto di progetti, la fantasia possa prendere il sopravvento e sappiamo bene che una bugia ripetuta più e più volte possa diventare la realtà, ma noi siamo qui per questo: per continuare a raccontare la verità, perseguendo il bene di Fano e dei fanesi”.