Fano (PU) – Prima l’annuncio di Luca Serfilippi di candidarsi alle prossime elezioni comunali con la Lega, poi la presa di posizione del Carroccio che il giorno dopo precisava “che la scelta della lista dei candidati per l’elezione del consiglio comunale è ancora in corso di definizione”.
Quella che aveva tutte le sembianze di essere una polemica era poi stata smontata dalla stessa Lega che sabato attraverso una nota stampa affermava che “Luca (Serfilippi, ndr) insieme ad altri fa parte della linea di rinnovamento voluta dal partito e sposata dalla segreteria locale e come tutti i candidati sottoscriverà integralmente il programma per il rilancio della nostra città”.
Forse una semplice incomprensione dunque tra i protagonisti di questa vicenda che però non è sicuramente passata inosservata. Oggi ad intervenire è Noi Giovani che già in passato aveva avuto diversi battibecchi, soprattutto via social, con lo stesso Serfilippi. “Le recenti uscite della Lega – scrive Mattia De Benedittis – rivelano una palese debolezza della loro Segreteria locale, nonché del partito stesso. A quanto pare la Lega a Fano non rispecchia affatto il partito e la segreteria nazionale. Inoltre dimostra di essere schiava delle figure politiche locali e del loro consenso politico personale. La verità – continua la nota – è che il consenso costruito dalla Lega sul piano nazionale, è da dimostrare che si riesca a riconvertire con lo stesso peso al livello locale. Specie in virtù delle dinamiche politiche fanesi, dove troviamo un partito che non fa altro che rispolverare vecchie figure politiche che, con le loro scelte, hanno messo in difficoltà oltre che se stessi, anche il loro elettorato e la cittadinanza tutta, costretta a vedere i classici cambi di casacca mossi dai nuovi venti elettorali. Cercare di ricostruire una carriera politica salendo sul carro dei vincitori, da parte dei personaggi politici e, dall’altra parte, cercare di costruire il consenso politico sul territorio da parte di un partito come la Lega, raccogliendo vecchie personalità, rivela solo una totale assenza di volersi confrontare realmente con il territorio, con delle proposte concrete, con delle idee e quindi con il vero lavoro politico”.