Fano (PU) – Una medaglia di bronzo che vale oro, una vittoria di umanità e integrazione che va al di la di ogni possibile successo sul campo. Alla bocciofila Lucrezia si è svolto la scorsa settimana il 24esimo Memorial Sanchioni, gara di bocce amatoriale a squadre che ancora una volta ha esaltato il concetto di “sport per tutti” senza distinzioni e senza barriere.
A gareggiare, per la bocciofila San Cristoforo di Fano, c’erano infatti anche Manuel De March, Manuel Anniballi, Lorenzo Bronzini e Jacopo Primavera, ragazzi con sindrome di down che grazie ad Aispod Fano non hanno interrotto il loro percorso umano e sportivo: “Forse non ci rendiamo conto – commenta Romina Alesiani, presidente di Aispod Fano – ma la nostra è una delle poche realtà a livello nazionale dove normodotati e diversamente abili gareggiano insieme, questo grazie alla Federazione Italiana Bocce, l’unica che ha capito che l’abbattimento delle barriere è l’unico modo per avere una società dove tutti sono sullo stesso livello”.
La cronaca agonistica della manifestazione ha visto la vittoria di Fossombrone sui padroni di casa di Lucrezia, con San Cristoforo che ha chiuso la sua corsa al terzo posto, un podio che è la dimostrazione di come questi ragazzi siano cresciuti nel tempo anche a livello tecnico-tattico grazie al sodalizio fanese che da anni da la disponibilità ad Aispod, di impianti e istruttori, per effettuare gli allenamenti.
“E’ un onore per noi contribuire alla crescita di questi ragazzi – commenta il presidente dell’Asd Bocciofila San Cristoforo, Paolo Marchionni -. Ciò che da sempre contraddistingue il nostro sport e la nostra società è la condivisione d’intenti e la socializzazione e vedere la gioia nel volto di questi ragazzi durante gli allenamenti e le gare è per noi motivo d’orgoglio. Spero – conclude – che anche altre federazioni oltre alla Fib aprano le porte all’integrazione perché questi ragazzi hanno davvero tanto da insegnare a tutti noi”.
Al torneo di Lucrezia ha partecipato anche un altro ragazzo del team Aispod, Mirko Montanari di Calcinelli che difendeva i colori della bocciofila Metaurense.