Nuovi parcheggi a pagamento, non tutti sono contrari: “Sono indispensabili se vogliamo crescere”
- 18 Dicembre 2019
FANO (PU) – Sono gli ultimi tre consigli comunali dell’anno e con molta probabilità saranno anche i più infuocati. Da stasera, infatti, l’assise è chiamata a votare sulla variazione di bilancio e sul progetto Aset che prevede 400 nuovi stalli blu in più e l’aumento delle tariffe per i parcheggi del centro (da febbraio 2020).
Se da un lato l’opposizione da giorni si sta scagliando contro l’assessore Fabiola Tonelli, dall’altro oggi Edoardo Carboni, consigliere comunale di Noi Giovani, appoggia la decisione della sua collega di lista: “Le sono piovute addosso critiche strumentali – scrive -. Mi sento più che mai non solo di esprimere il mio pieno appoggio a Fabiola Tonelli, ma anche pieno appoggio ad un progetto per la crescita e la trasformazione della città, un progetto che ci darà da una parte la possibilità di iniziare una nuova politica della mobilità, dall’altra sarà un’occasione per investire nuove risorse su progetti per il miglioramento della nostra città attraverso più organizzazione e una migliore rotazione”.
Tra le accuse mosse a Tonelli anche quella di essere inesperta e usata come capro espiatorio: “A chi ci descrive come burattini in mano di altri – conclude -, vogliamo rispondere con i fatti: con questo primo passo per una sosta efficiente e organizzata, unita al nostro progetto per il centro storico che porteremo avanti nel nuovo anno coinvolgendo tutta la cittadinanza iniziando con un’assemblea pubblica, stiamo portando avanti il nostro progetto di città già annunciato in campagna elettorale. Crediamo fortemente in quei cambiamenti che ci porteranno ad essere al pari di realtà virtuose italiane e europee, per una Fano più dinamica e più sostenibile e pronta alle sfide con il futuro”.
Pieno sostegno al progetto dell’assessorato alla Qualità Urbana arriva anche dall’associazione ambientalista la Lupus in Fabula: ”Se si vuole incentivare l’uso della bicicletta – scrive il direttivo – e liberare il centro storico da centinaia di auto che girano a vuoto alla ricerca di un parcheggio, le soluzioni prospettate sono inevitabili. Rendere più oneroso parcheggiare nelle zone più centrali o a maggiore attrazione di traffico automobilistico, come la zona mare, è un ragionamento logico già adottato da città a noi vicine come Rimini, Pesaro e Senigallia. Non è certo con il parcheggio libero davanti alla porta del negozio che si salvano le attività economiche dalla crisi. Occorre guardare cosa fanno in altre città, come ad esempio Pordenone o La Spezia, in cui i commercianti regalano ai propri clienti il biglietto per la sosta sulle strisce blu, oppure gli albergatori della riviera romagnola che offrono servizi di navetta per il carico e scarico di bagagli. La completa trasformazione in ZTL del Centro storico e il controllo degli accessi con i varchi elettronici, sono misure che renderanno più bella la città murata, più vivibile e più attraente anche dal punto di vista commerciale”.
Questione via Cavour e reprimenda ai commercianti: “Non è più tollerabile – conclude la nota – la continua sosta abusiva su un lato, mentre sul lato sinistro i parcheggi a pagamento sono spesso utilizzati dagli stessi commercianti, che fanno il biglietto nei rari casi un cui si presentano i vigili per il controllo. Dire che l’offerta merceologica che si affaccia su quella via, sia diversa dalle altre vie del centro già chiuse al traffico generalizzato, e che vi sia una clientela particolare che non sa rinunciare all’auto, ci sembra solo l’ennesima resistenza di chi, con una visione miope delle cose, non vuole mai cambiare nulla”.
Anche l’associazione For.Bici solidale con Tonelli: “A parole – scrivono – sono tutti bravi a dirsi preoccupati per l’ambiente, ma poi quando c’è qualcuno che vuole concretizzare, insorgono. Già da anni è stato fatto in tante città dell’Emilia Romagna, Veneto, Toscana, dove anche i commercianti che erano contrari a ZTL e vie dello shopping pedonalizzate, si sono dovuti ricredere al fatto che passeggiando si è più predisposti all’acquisto e le vetrine si vedono molto meglio senza le auto parcheggiate davanti. Le associazioni di categoria sanno bene quali sono le vere cause che fanno chiudere i negozi fanesi, sicuramente non sono qualche auto in più o in meno nel centro storico”.