Fano (PU) – “Agli operatori balneari di Metaurilia, già penalizzati dall’assenza di strutture ricettive, dal fenomeno erosivo e da tante altre problematiche ancora irrisolte, non rimane altro che inoltrare ricorso presso il Giudice di Pace”. A parlare è Andrea Giuliani di Oasi Confartigianato, il riferimento è ad una sanzione di 1.032 euro inflitta agli operatori nel 2011 quando l’autorità marittima rilevò l’assenza delle torrette di avvistamento in quanto sostituite, come da accordi verbali con l’ufficio Circondariale Marittimo, dalle postazioni di avvistamento posizionate sopra le scogliere. “Come è ampiamente risaputo – si legge in una nota – nella spiaggia di Metaurilia, caratterizzate dalla presenza di scogliere radenti, i clienti degli stabilimenti balneari sono costretti a fare il bagno in mare aperto al di là delle barriere frangiflutti, di conseguenza gli operatori balneari, previi accordi verbali con l’ufficio Circondariale Marittimo di Fano, hanno sempre sistemato la postazione di avvistamento per il salvataggio a mare sopra le scogliere in modo tale da avere una visione ampia e completa. Nonostante l’accordo, agli operatori è arrivata inspiegabilmente la sanzione da cui è scaturito un accordo scritto tra il comandante del Circomare e quello dei Vigili Urbani che prevedeva la sostituzione delle torrette con le postazioni sopra le scogliere, ciò a dimostrazione del fatto che le soluzioni, da sempre adottate dagli operatori di Metaurilia, erano le uniche ritenute idonee ed adeguate a salvaguardare la sicurezza e la vita dei bagnanti. Di conseguenza Oasi Confartigianato – conclude Giuliani – evidenzia come il comportamento dei propri associati sia stato irreprensibile e finalizzato a salvaguardare la sicurezza delle persone ed esprime profondo rammarico per il fatto che l’autorità marittima non abbia riconosciuto le loro sacrosante ragioni inducendo di fatto il Comune di Fano a procedere alla notifica dei verbali”