Fano (PU) – In soli 2 giorni sono riusciti ad accumulare circa 10mila euro di refurtiva tra tablet, notebook, cuffiette wireless e smartphone, i 2 ladri di origine campana, arrestati nella mattina di venerdì dagli agenti del commissariato di Fano coordinati dal dirigente Stefano Seretti. La banda, formata da un 40enne e da un 60enne, negli ultimi giorni si era stabilita in un albergo di Fano, che utilizzava come base per le proprie scorribande su tutta la costa marchigiana. Obiettivi principali le auto, meglio se di rappresentanti, i più fortini di tecnologia di ultima generazione. Il modus operandi si divideva in 2 differenti modalità. I ladri, si appostavano nei pressi delle auto e quando il conducente scendeva e chiudeva le sicure con il proprio telecomando, tenevano alzata la maniglia senza farsi accorgere, con il risultato che una delle portiere rimaneva aperta. Una volta allontanati i proprietari, in tutta tranquillità ripulivano le auto per poi andarsene. Se la prima modalità non andava a buon fine, i 2 rompevano uno dei finestrini. I luoghi preferiti dai malviventi, dove si trovavano le auto con maggior refurtiva, erano sempre i parcheggi di centri commerciali. Parcheggi, come quello del FanoCenter, dove sono stati notati dai poliziotti, aggirarsi con fare sospetto. Dopo un breve inseguimento, l’auto con i 2 a bordo è stata raggiunta sulla statale Adriatica nei pressi Marotta. I poliziotti si sono subito accorti che a bordo della macchina c’erano due volti già abbondantemente noti, che li hanno fatti propendere per un’accurata perquisizione dell’auto. Dopo un po’ di ricerche, è saltato fuori un vano segreto, attivabile solo da un cavo elettrico ben celato, nel quale all’interno la refurtiva recuperata. Dalle indagini è poi emerso che la coppia di campani era stata protagonista di circa 20 furti, tutti perpetrati nei 2 giorni precedenti, tra le province di Chieti, Pescara, Teramo, Ascoli Piceno, Macerata, Ancona, Pesaro e Fano, dove hanno colpito ben 4 volte (2 al FanoCenter e 2 in Sassonia). La refurtiva è stata riconsegnata tutta ai legittimi proprietari e per i ladri è scattata la misura cautelare in Carcere.