Fano (PU) – Una via divisa in due. Non solo dal punto di vista morfologico e della viabilità, ma anche per quanto riguarda gli usi e i costumi di chi vi transita. Passando in questi giorni in Via Garibaldi, nell’ultimo tratto, quello che dall’intersezione con Via Nolfi porta al mare, non sono passati certo inosservati dei cartelli, alcuni di colore giallo altri bianchi, che con immagini e frasi che lasciano poco spazio all’immaginazione richiamano l’attenzione su un argomento purtroppo spesso di moda: la maleducazione dei padroni degli animali.
Se da un lato, infatti, Via Garibaldi è diventato il salotto bello della città di Fano, dall’altro, stando almeno a quanto affermano i commercianti del tratto di via incriminato, è diventata luogo dove portare a far i bisogni i propri animali domestici.
“Non se ne può più – ci racconta un commerciante della via, portavoce del malcontento dei colleghi -. In più di un’occasione sono stato costretto ad uscire dal locale per pulire gli escrementi che un cane aveva fatto proprio davanti l’ingresso e che il suo padrone non aveva raccolto. La maleducazione della gente non ha limiti e purtroppo a rimetterci siamo tutti noi cittadini. L’estate è alle porte – spiega il commerciante – e vedere una via che collega il centro storico col mare in queste condizioni non è sicuramente un bel biglietto da visita”.
Oltre alla maleducazione dei padroni degli animali, a dare fastidio al nostro segnalatore è anche l’inciviltà di alcuni residenti che, nei giorni del passaggio di Aset per la raccolta del secco o dell’organico, mettono i rifiuti fuori dalla porta già dal primo pomeriggio, cosa che, secondo il commerciante dà un’immagine della via poco decorosa.
“Confido in qualche passaggio in più dei vigili urbani o di chi di competenza – conclude il commerciante – e spero che chi sta usando questo tratto di strada come ‘bagni pubblico per animali’ sia punito”.