Fano (PU) – In questi ultimi giorni si è molto discusso sull’utilità della Fondazione Teatro. C’è chi la difende e chi, al contrario, ne chiede la chiusura anche per risparmiare denari che oggi il Comune fatica a trovare. Per il segretario del Psi Mirco Pagnetti la Fondazione è utile ma è necessario concertare meglio alcune iniziative.
“Al di là di una revisione dello Statuto che ha subìto diverse variazioni nel tempo e che nella sua ultima versione evidenzia la necessità di qualche modifica – spiega Pagnetti – per noi non è più rinviabile l’applicazione dell’ organigramma previsto dallo Statuto vigente. Si deve mantenere la necessaria autonomia fra consiglio (con presidenza, vicepresidenza e opportune deleghe ai consiglieri) e gli organi tecnico/artistici ai vari livelli (sovrintendente, direttore artistico, direzioni musicali, collaboratori tecnici e amministrativi). Ciò deve essere fatto naturalmente con la indispensabile parsimonia di oneri per un teatro delle nostre caratteristiche e dimensioni, ma è necessario rifarsi ad esperienze nazionali di gestione senza che ci siano sovrapposizioni fra ruoli politico-istituzionali e tecnico-artistico”.
“C’è un aspetto programmatico nello Statuto su cui bisogna agire più decisamente, con impegno e continuità: la definizione di ‘un progetto artistico integrato di produzione ed ospitalità’, poiché se non si individua un progetto unitario, identitario e internazionale in sinergia con altri ‘attori’ protagonisti della realtà fanese, c’è il rischio di vedere vanificato tutti gli sforzi profusi dal Consiglio d’Amministrazione della F.T”.
“Quindi i Socialisti propongono di concentrare-concertare il prima possibile le risorse su iniziative interattive superando l’ attuale settorialità delle proposte, mirando alla nostra identità culturale e tenendo presente che Fano è località turistica e necessita di opportuni spunti e concertazioni con gli operatori del settore con la realizzazione di un calendario pluriennale, di spettacoli con linguaggi internazionali (sotto questo aspetto i Socialisti vedono molto importante la individuazione di una produzione internazionale anche in sinergia con il Carnevale che coinvolga le città gemellate) e di promozioni estere sul fronte delle borse e delle manifestazioni turistiche)”.