Fano (PU) – Nell’ ultimo incontro conviviale, organizzato dal Panathlon Club di Fano in un locale cittadino, sono risuonati di nuovo termini come “tangone”, “strambata” ed altri, che hanno accompagnato i soci nelle “ormai lontane notti in bianco, con le emozionanti immagini televisive delle regate internazionali della Coppa America. Anche i più profani, grazie ai resoconti sportivi, poi li usavano parlando con gli amici.
Questa volta puntellavano, invece, i racconti ed i ricordi dal vivo, filmati con competenza da fanesi appassionati dello sport della vela, invitati per parlare di quella disciplina dal sodalizio presieduto dall’ Avv. Giovanni Orciani”.
Paolo Andreani, imprenditore e già dirigente apprezzato nei tempi della pallavolo femminile nella città, ora in veste di armatore dell’imbarcazione “Salinigi”, ha introdotto la narrazione delle prestazioni raggiunte con compagni ed amici fanesi nelle più importanti regate dell’ Adriatico.
In 33 anni, nelle superfici marine anche molto lontane, con diverse barche nel cui nome si poteva ritrovare pure un riferimento alle figlie, Andreani ha detto di avere provato “quella sensazione irripetibile di silenzio ed energia, tra mare e cielo”, incontrando anche pericoli, in lunghissime ore di traversata senza dormire, in quei venti metri circa di natante . E così sono arrivati i triplici successi della Pesaro-Rovigno-Pesaro, le vittorie e gli ottimi piazzamenti di tante altre regate come la Rimini-Tremiti-Rimini, Rimini-Corfù-Rimini, quella del Conero, e perfino un gran bel record di competizione: 160 miglia ricoperte in 14 ore e 50 minuti.
Giovanni Pierini, che ricordiamo non molto tempo fa anche quale assessore comunale alla sanità di Fano, nonchè sportivo delle due ruote (“io sono passato dalle biciclette alle barche”), ha quindi parlato della sua esperienza con Andreani come velista e, successivamente, come armatore della sua “Lucifera”, una 13 metri che non gli ha certo risparmiato tante emozioni nuove e qualche tremore. Rispondendo alle
domande dei soci del Panathlon, Pierini ha parlato delle difficoltà grandi e piccole dei velisti, sia quando c’ è mancanza di vento e si è quasi fermi al largo, sia quando si è alla ricerca dell’ equipaggio e c’è bisogno… di sponsor per i costi.
Andreani e Pierini hanno auspicato una maggiore presenza di praticanti a Fano, dove pure ci sono buone società organizzate, con scuole di preparazione alla navigazione,
per poter moltiplicare le occasioni offerte a giovani e giovanissimi.
Un pensiero corale è andato, poi, ai problemi del porto fanese e alla sua attuale scarsa profondità. “Una questione su cui la Regione ci aveva dato delle speranze fin dal 2007, anche per non doverci trasferire definitivamente a Pesaro” è stato detto da altri sportivi della vela presenti.