Fano (PU) – Porta la firma di circa 60 operatori commerciali la lettera che ieri è stata spedita al sindaco Massimo Seri. I mittenti sono commercianti, esercenti e operatori del porto. L’oggetto è l’introduzione dei parcheggi a pagamento prevista per l’estate.
“Apprendiamo dai mezzi di informazione locale – si legge nella lettera – che è stato raggiunto un accordo tra le associazioni di categoria e il comune in merito alla rimodulazione dei parcheggi a pagamento. Altresì, veniamo resi edotti che la zona porto in cui operiamo è stata prevista totalmente con parcheggi a pagamento. Restiamo stupiti della totale assenza di confronto e dialogo da parte dell’amministrazione comunale”.
Preoccupati e delusi, i commercianti proseguono così la loro lettera: “In questa zona lavorano circa 100 persone e tra tutte le attività presenti, bar, ristoranti, negozi e uffici, serviamo più 1000 persone al giorno. La nostra clientela raggiunge i nostri locali muniti di auto, soprattutto nei gironi feriali della settimana, in quanto molto spesso clientela commerciale. Senza contare che in quest’area parcheggiano anche tutti i pescatori che escono di notte. Le ricordiamo che è anche presente un punto informativo turistico, ristrutturato di recente dove si recano in auto i turisti. Riteniamo che, prendendo in considerazione l’intera zona mare, la previsione da voi approvata non sia equilibrata e ben distribuita. Infatti sappiamo che molte aree del retro lungo mare sono rimaste a parcheggio libero. Una miglior distribuzione non avrebbe creato alcun problema in queste aree”.
“Le ricordiamo che il successo di questa zona, più volte decantato come angolo caratteristico della nostra città, è dovuto all’impegno e al lavoro che tutti noi svolgiamo quotidianamente che ci permette di dare lavoro e fare investimenti nelle nostre strutture, nonostante non sempre ci sia il giusto sostegno da parte dell’amministrazione comunale, come in questo caso. Infatti riteniamo la previsione del parcheggio a pagamento una ulteriore tassa da affrontare. Ci aspettiamo un urgente tavolo di confronto con la Sua amministrazione”.