Fano (PU) – La situazione della Carifano – Creval e della presunta chiusura di alcuni sportelli sta tenendo banco da giorni, tanto da scomodare anche il sindaco di Fano, Massimo Seri, e quello di Colli al Metauro, Stefano Aguzzi, che di loro pugno hanno inviato una lettera ai dirigenti dell’istituto di credito chiedendo un incontro per scongiurare quella che, per bocca dello stesso Credito Valtellinese, è molto più che un ipotesi.
A tranquillizzare Fano e l’entroterra ma al tempo stesso a confermare quanto è stato paventato, è Francesco Giacobbi, vice presidente della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese intercettato oggi durante la presentazione dell’Accolta dei Quindici dallo stesso istituto patrocinata: “La Carifano – ha spiegato Giacobbi – è sul territorio da oltre 170 anni e ha contribuito al suo sviluppo quindi lungi da noi voler abbandonarlo. Stiamo facendo una riorganizzazione interna pertanto chiuderanno delle filiali e degli sportelli bancomat ma non è certo così che un territorio si abbandona. Anzi – prosegue Giacobbi – andremo ad offrire dei servizi ancora migliori e più efficienti in quelle città e in quei paesi limitrofi a quelli che magari vedranno scomparire il loro ufficio o il loro sportello bancomat. Quello che mi preme sottolineare è che rimarremo radicati e affezionati al territorio e la nostra riorganizzazione non ricadrà assolutamente sul personale”.
In quanto all’incontro chiesto da Seri e Aguzzi, Giacobbi non ha dubbi: “Siamo disponibili ad incontrarli – conclude – ma questo non significa che cambieremo idea sulle linee programmatiche dell’istituto”
Secondo noi le banche si devono reinventare, in un certo senso tornare al passato. Non essere solamente strumenti finanziari e speculativi, ma riprendere quella dimensione sociale, quella dimensione di supporto all’economia reale soprattutto in questo momento in cui la crisi ancora si fa sentire. Ristrutturare non deve voler dire risparmiare solo sul capitale umano, ma trovare regole condivise con tutte le parti in causa.