Fano (PU) – I giovani tornano ad essere protagonisti della vita politica cittadina. Questo stando all’esito del consiglio comunale di ieri nel quale il consigliere comunale Luca Serfilippi (La Tua Fano) ha ritirato la propria mozione nel quale aveva proposto 8 idee concrete per rilanciare le politiche giovanili. A spiegare il perché di tale decisone, maturata dopo oltre un’ora di discussione, è lo stesso Serfilippi: “I consiglieri di maggioranza – spiega Serfilippi – perlomeno a parole, hanno bocciato le mie proposte ma al tempo stesso hanno accolto il suggerimento dei consiglieri Stefano Mirisola di Forza Italia e Marianna Magrini di Progetto Fano, chiedendomi di ritirare la mozione per fare un documento di sintesi tutti insieme. Sono contento – continua il consigliere – che le politiche giovanili siano tornate al centro del dibattito politico. Ho accettato l’invito di ritirare la mozione e trovare una sintesi comune, dopo la convocazione da parte della presidente della competente commissione consiliare Carla Luzi che coinvolga più persone possibili (non solo consiglieri comunali ma anche liberi cittadini). Subito dopo il documento tonerà in consiglio comunale nella prima data utile, in accordo con la presidente Rosetta Fulvi, che ringrazio. Se si troverà una sintesi daremo dimostrazione che su temi importanti come le politiche giovanili non esistono divisioni di parte, ma la necessità di migliorare quello che già c’è. Dal canto mio continuerò a portare avanti le istanza che i giovani mi chiedono”. Gli 8 punti sui quali verteva la mozione di Sefilippi erano mirati a rendere protagonisti gli under attraverso collaborazioni con i privati e le associazioni. Ecco una sintesi delle sue richieste: riaprire la consulta dei giovani, potenziare le politiche giovanili mettendo almeno un dipendente a seguire le politiche giovanili all’interno del settore Servizi Sociali; sostenere e valorizzare il Fab Lab con risorse economiche e personale a supporto della struttura, favorire l’apertura di locali privati, tramite esenzioni, con delibere ad hoc che prevedano la deroga per i decibel, evitare l’emigrazione in Romagna, con il rischio di incidenti, favorendo iniziative di tipo locale, contrastare l’abuso di alcool tra i giovani con politiche sociali tramite unità di strada e nformare i giovani, tramite le scuole e in collaborazione con l’Area Vasta, dei rischi che corrono quando abusano dell’alcool.