Fano (PU) – Contrariamente al motivo per cui è costruito, il Ponte di Fano (quello dell’Arzilla), invece di collegare sta dividendo un po’ tutti. Dopo il botta e risposta tra Barbara Marcolini (presidente Confcommercio Fano) e il sindaco Seri sui tempi di intervento per sostituire l’attuale struttura, oggi sono i consiglieri comunali di minoranza Marianna Magrini, Gianluca Ilari, Lucia Tarsi, Davide Delvecchio e Stefano Mirisola a intervenire: “Ci chiediamo – scrivono – se non sarebbe stato meglio convocare gli operatori dell’Arzilla prima della chiusura del ponte da parte della Regione Marche piuttosto che convocare l’ennesima conferenza stampa per comunicare quale sarà il progetto che permetterà la riapertura dello stesso. Non è forse lui che sta sfruttando l’ennesima conferenza stampa per farsi propaganda elettorale?”.
Il sindaco ieri aveva annunciato che il prossimo 21 marzo ci sarà una conferenza stampa per fare il punto della situazione: “A febbraio – prosegue la nota – l’ennesimo annuncio-propaganda che quest’estate avremo wi-fi in tutte le spiagge, ma ad oggi ci troviamo di fronte ad un lungomare che è diviso in due: il quartiere dell’Arzilla è al momento scollegato dal Lido e non è pertanto raggiungibile nemmeno il centro della città se non attraversando la Statale Adriatica. Nuovamente nella città delle bambine e dei bambini viene a mancare la sicurezza per i pedoni e i ciclisti che ancora oggi vediamo attraversare in un ponticello improvvisato ed assai pericoloso il torrente dell’Arzilla. L’amministrazione doveva occuparsene subito dopo la caduta della ringhiera dello scorso 25 agosto. Sono mesi che il ponte è chiuso, gli operatori della zona e i cittadini dei quartieri limitrofi non sono stati informati preventivamente dei tempi e delle modalità di riapertura dello stesso. Prima di tutto chiediamo la sicurezza ma anche la correttezza nell’informare le attività che si stanno preparando alla stagione estiva”.
In serata la stessa Marcolini aveva nuovamente replicato al sindaco: “Non voglio far polemica – ha detto -. Gli operatori su sono rivolti alla Confcommercio giustamente preoccupati. Nonostante le sollecitazioni infornali nessuna iniziativa concreta è partita. Vogliamo un incontro urgente con il sindaco che per ora non ci ha ricevuto. Sapere che invece di incontrarci organizza una conferenza stampa non solo non ci tranquillizza ma al contrario suffraga le preoccupazioni degli operatori commerciali”.
Una cosa di sicuro è certa: quando il sindaco ieri aveva detto che una lettera del genere inviata ai giornali (quella della Marcoloni) avrebbe innescato una polemica politica, ci aveva visto giusto.