FANO – Secondo l’ultima indagine Istat, il 30% di famiglie italiane è a rischio povertà. Il nostro territorio non è esente da questo fenomeno ed è per questo che il Comune di Fano e tutti quelli dell’Ats 6 hanno adottato il Rei, ovvero il reddito di inclusione attiva, una misura che mira ad attenuare il disagio sociale attraverso un contributo mensile. A poco più di due settimane dalla sua attivazione, già 200 famiglie hanno fatto domanda e di queste un centinaio sono residenti a Fano. Per presentare la domanda, il nucleo famigliare deve avere un Isee non superiore a 6mila euro, un patrimonio immobiliare (diverso dalla casa di abitazione) non superiore a 20mila euro e un patrimonio mobiliare non superiore a 10mila euro. Fino a luglio poi, saranno tenuti in considerazione anche diversi requisiti familiari come la presenza di un minorenne, di un disabile, di una donna in gravidanza o di un over 55 disoccupato. Il contributo mensile erogato alle famiglie aventi diritto va da un minimo di 187,50 euro al mese ad un massimo di 485,41. Per tutte le altre informazioni si può telefonare allo 0721.887483/485 (Ufficio Ats6 di Fano). Dall’Ambito fanno sapere che il personale comunale è disponibile anche per la compilazione della domanda per il quale è bene farsi aiutare da operatori che costantemente si aggiornano anche attraverso giornate formative come quella dello scorso 7 dicembre cui hanno partecipato 50 persone tra dipendenti comunali, Asur, Ciof, Caritas, sindacati e patronati. Un lavoro capillare quello dell’Ambito che nel 2017 ha preso in carico col Sia (l’antenato del Rei) una percentuale di famiglie (80%) con cui l’ambito non aveva mai avuto a che fare.