Mondolfo (PU) – “Sarà inaugurata oggi a Mondolfo la nuova ‘RSA Bartolini’, ma nessuno sa quando sarà operativa perchè manca la delibera di attivazione”. A sostenerlo sono i consiglieri comunali di “Progetto Comune” Mondolfo – Marotta, Carlo Diotallevi, Massimo Papolini e Nicola Barbieri.
“La Giunta mondolfese – scrivono – ha fretta e si adopera per rivendicare ogni giorno meriti che non ha. Ma sulla questione dell’ospedale di Mondolfo hanno davvero esagerato e dovrebbero quantomeno scusarsi con i cittadini. La questione del recupero del Bartolini si trascina dalla sua chiusura nell’anno 1987 causata dalla legge regionale n°47 del 1977. Quando venne chiuso l’ospedale vi furono vere e proprie barricate da parte dei cittadini ed in primis (oggi come allora) di Mirella Caronti che cercarono in tutti i modi, purtroppo invano, di impedirne la chiusura”.
“Negli anni successivi – proseguono – di promesse ne sono state fatte davvero tante ma nessuna di queste è stata mai realizzata. Nel 1997 l’ex direttore dell’Asl 3 Zarletti venne in Consiglio Comunale a garantire che sarebbe stata realizzata presto una Rsa con 20 posti, poi negli anni seguenti arrivarono le promesse degli Assessori Regionali Melappioni e Sechiaroli, ma alla fine non è mai stato fatto nulla”.
“Nel frattempo c’è stata una grande raccolta di firme (5000) da parte del comitato cittadino ed una serie di nostre interrogazioni, ordini del giorno e sopralluoghi per denunciare lo stato di abbandono totale della struttura e per chiederne il recupero, ma nessuno ci ha mai ascoltato e tutto ciò mentre altri comuni della Provincia ottenevano invece importanti strutture sanitarie”.
“Ora finalmente si inaugura la struttura e di questo non possiamo che essere felici, ma resta da chiarire un ultimo aspetto, il più importante: non ci risulta che la Regione abbia autorizzato, previsto e stanziato a bilancio i fondi necessari alla gestione del servizio e all’assunzione del personale per la dotazione organica, infermieristica e di ausiliari, necessaria a far funzionare la struttura, che altrimenti rimarrebbe una scatola vuota”.
“Insomma – concludono – dopo quasi 30 anni dalla chiusura dell’ospedale di Mondolfo, quello che abbiamo di sicuro sono i dubbi e i ritardi. Un grande ringraziamento da parte nostra e dei cittadini di Mondolfo va invece al Comitato per la salute pubblica e in particolare a Mirella Caronti e Daniele Ceccarelli che in questi anni hanno lottato instancabilmente per raggiungere questo risultato”.