Fano (PU) – Cambiano le amministrazioni, passano gli anni e anche se all’inizio questo progetto era addirittura stato recepito con diffidenza da qualcuno, oggi è una colonna portante della città. Stiamo parlando del Cremi, iniziativa nata 15 anni fa da una convenzione tra Comune di Fano e Centro Regionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza delle Marche, con lo scopo di promuovere il monitoraggio, l’informazione e la documentazione sull’integrazione sociale e scolastica degli alunni stranieri e delle loro famiglie nei vari ordini di scuola.
Una felice intuizione che ha consentito all’ente locale non solo di sostenere studenti e famiglie nel loro percorso educativo e di cittadinanza, ma anche di leggere e interpretare in anticipo l’evoluzione e la trasformazione della nostra città, proiettando l’azione e l’intervento del Cremi ben oltre i confini dell’ambito educativo. “Con un pizzico di orgoglio – ha commentato l’assessore ai Servizi Educativi Samuele Mascarin -, mi piace ricordare che nel 2003, anno di nascita del Cremi, ero assessore ai Servizi Educativi. Dopo 15 anni, mi ritrovo a ricoprire lo stesso ruolo e a raffrontare le differenze e i progressi che questa iniziativa ha subito ed affrontato.
Basti pensare che all’epoca la percentuale di studenti stranieri, che sembrava altissima, era del 4,2 % mentre adesso è del 9,5%. Grazie al Cremi si sono realizzati progetti formativi e di inclusione per sostenere il percorso educativo di alunni e famiglie straniere, attraverso l’arte, la musica, il teatro, percorsi che hanno funzionato a tal punto, che i giovani studenti dell’epoca li ritroviamo al giorno d’oggi collaborare con il Cremi nonostante abbiano finito gli studi”. Un progetto, come sopracitato, non solo a scopo educativo, ma che ha funzionato come osservatorio di previsione sui cambiamenti sociali della città. “Non è un caso che in sede di realizzazione del piano strategico – ha sottolineato Mascarin -, gli uffici competenti abbiano attinto non poco sui dati del Cremi, poiché quello che avveniva all’interno dell’ambito scolastico si riversava poi, nella società al di fuori dalla scuola”.
Un progetto che non ha mai vacillato e che non ha mai riscontrato problemi di alcun tipo grazie anche alla grande passione e professionalità dei protagonisti come Fausto Schermi, storico dirigente ai Servizi Educativi, Stefania Carboni e Giorgio Caselli, animatori interculturali, di Marco Rondina, coordinatore e dei tanti docenti, formatori e volontari. In occasione dei 15 anni dalla nascita del Cremi, alla Memo di Fano, il 10 dicembre alle 17.30 si svolgerà “Conoscersi per comprendersi”, appuntamento dove verranno illustrati i successi e i programmi futuri del progetto. Le celebrazioni continueranno il 12 dicembre dalle 16.30 alle 17.30 sempre alla Memo con “Racconti di terre lontane” animazioni interculturali adatte ai bambini dai 7 ai 10 anni e il 13 dicembre dalle 16.30 alle 18.30 con le letture plurilingue del libro “Che cos’è un bambino?”.