Fano (PU) – “Era tutto scritto già da agosto 2015, quando i nostri gruppi consigliari Progetto Fano e Udc avevamo denunciato il complotto avvenuto nelle segrete stanze regionali, la svendita del Santa Croce in favore di Pesaro”. Dopo la delibera approvata dal consiglio regionale sulla sanità, intervengono i consiglieri di minoranza fanesi Alberto Santorelli e Aramis Garbatini (Progetto Fano) e Davide Delvecchio (Udc).
“La nostra denuncia politica è esplicita – scrivono -: se al reparto di ostetricia/ginecologia a Pesaro ci sono 4 medici di turno e a Fano 1, le future mamme andranno sempre meno al Santa Croce. Se al Pronto soccorso chiudono lo storico servizio pediatrico, i genitori non porteranno più al reparto di Pediatria di Fano i propri figli. Se un’Anziano di Fano in emergenza viene trasferito ad Urbino, non ci saranno più i numeri a medicina per giustificare il servizio reso al Santa Croce, e potremmo continuare con tanti altri esempi della strategia che denunciamo politicamente con forza e sdegno, una azione vigliacca coperta dai consiglieri regionali locali e nel silenzio assordante delle istituzioni del nostro territorio”.
“Vogliamo la verità, basta bugie. Portare di nuovo la discussione su Fosso Seiore serve solo al Pd provinciale per sviare l’attenzione dal vero obiettivo, i soldi non ci sono, ma si può trovare un privato che si compra il Santa Croce e svolge in convenzione servizi sanitari, con il ricavato si crea un nuovo ospedale di “I Livello del decreto Balduzzi“ in rete con l’azienda Ospedaliera di Ancona che ha le eccellenze”.
“Questo – concludono – è l’obiettivo dichiarato negli atti. Rimaniamo in attesa di una forte presa di posizione delle istituzioni locali, ad iniziare dal Sindaco di Fano Seri, che non può fare finta che il Presidente della Regione Marche Ceriscioli sia venuto il 18 gennaio nel Consiglio Comunale di Fano, per prenderci in giro ed umiliare i cittadini di Fano e dell’interno territorio del Metauro e del Cesano”.