Fano (PU) – Pochi. Pochissimi. Solo 20 i commercianti della città che hanno deciso di sfilare questo pomeriggio contro le scelte dell’Amministrazione comunale in tema di eventi, sicurezza e decoro. La manifestazione di protesta promossa giorni fa era stata anticipata giovedì dall’incontro organizzato dal sindaco con gli esercenti al quale avevano partecipato una 40ina di operatori. Un appuntamento che il primo cittadino aveva definito “positivo”.
Ma gli esercenti, in particolare quelli del comitato Apriamo il Centro, hanno deciso comunque di sfilare sui sampietrini. Ad aprire il corteo una bara con su scritto “Il centro è morto”. A fianco i cartelli “a lutto” che riportavano le scritte: “Vogliamo la Fano dei Cesari”, “Zero eventi, zero turismo”, “Ridateci la Corte (Malatestiana)”, “Lido e Sassonia basta multe” (nessuno dei comitati della zona mare era presente), “Più sicurezza” “Stop degrado”, “Rivogliamo il Carnevale di Fano”, “Basta multe”.
Il corteo, intorno alle 15.30, è partito da porta Giulia, ha percorso corso Matteotti per poi svoltare in via San Francesco e fermarsi davanti al Municipio. Qui è stato ricevuto dal sindaco Seri che, allertato dell’arrivo dei 20, è sceso in strada per accogliere le richieste dei commercianti. Nessun momento di tensione, né grida. Poche richieste, molte delle quali relative a situazioni circoscritte al singolo.
Seri ha salutato tutti ed ha esordito commentando la bara in cartone: “Mi sembra eccessiva” per poi dire di essere “una persona collaborativa” e ricordare “il progetto ambizioso che stiamo studiando per la città. Ho già detto di volermi assumere tutte le responsabilità di questo malcontento e di voler incontrarvi a cadenza regolare a partire da settembre”. “Durante l’incontro di giovedì scorso – ha detto Antonella Ago, segretaria del comitato – sono state fatte promesse vaghe e che non crediamo verranno rispettate. E’ per questo che siamo ancora qui”.
“E’ stata organizzata una riunione per discutere degli eventi del prossimo Natale – ha detto un commerciante – nessuno ci ha interpellato. Siamo qui, disponibili e propositivi. Usateci”. Sulla chiusura alle iniziative della Corte Malatestiana i presenti hanno detto di “aspettare di vedere il progetto di riqualificazione del Comune per poterlo valutare” mentre sugli eventi hanno chiesto al Comune, come “rimborso” alle manifestazioni tagliate, di concedere il patrocinio a 4 “Mercoledì in centro”, a partire da dopodomani: appuntamenti durante i quali i negozi esporranno la merce in bancarelle sulla strada. Sulla richiesta di autorizzazioni per l’organizzazione di iniziative musicali il sindaco ha ricordato che “non si vive di deroghe ma di regolamenti”.
Poi dal Comune è uscito il vicesindaco Stefano Marchegiani, tirato in ballo più volte dai manifestanti. Ha salutato a bassa voce, ha inforcato la bicicletta e se ne è andato senza dire una parola.