Fano (PU) – “Troppe volte ho sentito la frase ‘il sindaco ha chiuso il Santa Croce’, è ora di far parlare chi la sanità la vive in prima persona e di chiarire una volta per tutte come stanno le cose”. Il sindaco Massimo Seri, nella giornata di ieri, all’ex chiesa di San Leonardo, ha condotto un incontro pubblico assieme a primari, medici e infermieri dell’ospedale fanese, durante il quale si è fatto il punto sulla situazione del nosocomio fanese. “Una cosa va chiarita subito – ha esordito il primo cittadino – la competenza della sanità è regionale e ministeriale. Le decisioni finali spettano a loro. Detto ciò, rispetto le prospettive che si erano create 5 anni fa, la situazione è notevolmente migliorata, la chiusura del Santa Croce scongiurata e non sopporto più l’atteggiamento denigratorio di alcune fazioni politiche che con il loro atteggiamento, non fanno altro che aiutare chi l’ospedale lo vuole chiudere sul serio. Negli ultimi 3 anni, rispetto al primo periodo, sono quasi sparite le lamentele per le lunghe attese e per i disservizi, segno che la qualità del nosocomio non è diminuita”. A sostenere la tesi del primo cittadino ci hanno pensato alcuni dei professionisti della sanità più stimati del territorio come il primario di Medicina, Gabriele Frausini che ha spiegato: “Il Santa Croce è stato e rimane un presidio strategico per la sanità, tutte queste voci allarmanti non fanno bene all’ospedale, non fanno bene ai medici e sono totalmente fuorvianti. Presidio unico sarà necessario, non si può pensare di andare avanti con 3 diversi ospedali per questione di personale, numeri e di organizzazione.”. Alla testimonianza di Frausini si è aggiunta quella del responsabile di chirurgia Marche Nord, Alberto Patriti (trasferita a Pesaro perché con il servizio diviso tra i 2 nosocomi non si raggiungevano numeri necessari, per raggiungere un’alta specializzazione), il quale ha snocciolato i dati del 2018. In ordine cronologico, sono poi intervenuti il dottor Loffreda del dipartimento di emergenza, la dottoressa Di Luca di Nefrologia, il dottor Candoli di Pneumologia e la caposala Elisabetta Magini, i quali, ciascuno per il proprio campo di competenza, hanno ribadito la qualità dei servizi ancora attivi al Santa Croce, e la necessita di un ospedale unico per attirare luminari della medicina nel nostro territorio. “Chi ha una responsabilità ha un dovere, di non dire bugie e di valorizzare quello che c’è – ha concluso il sindaco Massimo Seri -. Non c’è tutto al Santa Croce, ma c’è molto. Lasciatemi chiudere con una banalità, a tutti coloro che dicono che l’ospedale è stato chiuso da questo sindaco, rispondo che l’ospedale fanese non è mai stato difeso, così tanto da un primo cittadino”.