Fano – “Mentre ce lo avevo davanti mi sono vista mia figlia”. E’ ancora scossa ma ha riacquistato lucidità Daniela Casoli, della Farmacia Rinaldi di via Negusanti, a fianco la caserma Paolini, mentre racconta la rapina che ha subito intorno alle 12.30. Un uomo, alto 1,80 metri è entrato con il viso nascosto da un cappello con visiera nero e uno scaldacollo alzato fino sopra al naso. Con velocità si è avvicinato alla giovane, che in quel momento è dietro al bancone, da sola.
“’Apri il cassetto. Dammi tutto quello che c’è’ mi ha gridato – racconta la donna – puntandomi un grosso cacciavite addosso. Ma quello che c’era in cassa non gli bastava allora mi ha intimato di aprire anche il secondo cassetto, vuoto, e mi ha detto di portarlo alla cassaforte vicino al magazzino dove si trovava la mia collega. Si è preso l’intea scatolina in cartone”.
Circa 800 euro il bottino portato via dal rapinatore che ha costretto Casoli e la magazziniera dentro il bagno che ha poi chiuso a chiave prima di andarsene.
“Abbiamo iniziato a urlare e a dare colpi alla porta – raccontano – ma nessuno ci sentiva. Per fortuna avevamo i cellulari in tasca. Abbiamo subito chiamato i carabinieri”.
Nel frattempo in farmacia è entrato un giovane cliente abituale che, sentendo le grida, ha raggiunto le donne e ha aperto loro la porta.
Sull’accaduto indagano i carabinieri di Fano.
Ulteriori informazioni nell’edizione di oggi del quotidiano Fanoinforma distribuito dalle 18 in tutta la città.