Pesaro (PU) – Era già stato arrestato 20 giorni fa per spaccio ma questo non lo ha fatto desistere dal continuare a compiere la propria attività illecita. Fermato ieri pomeriggio nel piccolo parco antistante la “Casa del Popolo” a Pesaro, il 19enne, dopo un breve tentennamento, ha ammesso di avere con se dell’hascisc che teneva nei pantaloni: in totale 44 dosi, per un peso complessivo di 25 grammi circa
Arrestato e trattenuto presso la Questura, nella giornata di oggi il giudice lo ha condannato alla pena di mesi 10 di reclusione e 1.400 euro di multa.
Essendogli già stata applicata la sospensione della pena in occasione della precedente condanna per la detenzione della cocaina, il Giudice non concedeva nuovamente il beneficio e in attesa della irrevocabilità dell’ultima sentenza, disponeva per l’imputato l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.
Sempre a Pesaro e sempre ieri, personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile, a conclusione di una mirata attività di indagine, ha proceduto alla cattura del responsabile dell’accoltellamento di un cittadino moldavo,verificatosi nella notte tra sabato e domenica scorsi, durante lo svolgimento di una festa organizzata da giovani pesaresi in un’area verde ai margini di questo centro cittadino.
La dettagliata ricostruzione degli avvenimenti effettuata dagli investigatori tramite un’incessante indagine, supportata da attività tecnica, raccolta degli elementi indiziari, testimonianze dei giovani presenti e sopralluoghi, ha permesso al P.M. titolare delle indagini, di richiedere ed ottenere dal GIP, in tempi brevissimi, la misura della custodia cautelare e di conseguenza, di trarre in arresto e di condurre in carcere colui che era stato individuato come l’autore del gesto.
L’attività della Volante sul posto e quella della Squadra Mobile iniziata poco dopo con l’attività investigativa, è proseguita ininterrottamente per tutta la domenica raggiungendo già dalla prima della serata l’individuazione del gruppo di soggetti di origini napoletane, costituito da 3 ventenni provenienti da Rimini.
Grazie alla tempestività dei minuziosi accertamenti e all’ascolto dei numerosi testimoni, si è giunti all’ individuazione di uno dei tre ragazzi e dell’autovettura utilizzata per raggiungere Pesaro e poi per la fuga. Da questo ultimo dato si è poi risaliti anche agli altri due componenti del terzetto.
Le stesse testimonianze hanno permesso di accertare quale dei tre era stato colui che aveva estratto il coltello e colpito il giovane moldavo alla schiena. In particolare, l’autore del gesto fuggiva immediatamente dopo poiché il coltello rimaneva conficcato nella schiena per alcuni minuti atteso che quest’ultimo non riusciva ad estrarlo, vista anche la conformazione dell’arma.