Fano (PU) – Dopo Delvecchio, Tarsi, Seri, Reginelli, Pollegioni e Cecchini, ad intervenire sulla questione digestore è Marta Ruggeri del M5S: “Come Movimento 5 Stelle – scrive – già il 19 giugno 2018 avevamo contestato la debolezza della posizione dell’amministrazione comunale nei confronti delle decisioni dell’Assemblea Territoriale d’Ambito di Pesaro Urbino (A.T.A.) sulla base delle quali il territorio provinciale dovrebbe dotarsi di un grande impianto per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati (TMB di Tavullia), e di un altrettanto grande impianto per il trattamento della frazione organica da rifiuti solidi urbani. Questi grandi impianti dovrebbero trattare rifiuti provenienti anche da fuori Provincia ed essere finanziati in buona parte anche mediante le entrate derivanti dai conferimenti di rifiuti provenienti da fuori Provincia e fuori Regione nelle discariche provinciali, in prospettiva soprattutto in quella di Fano/Monteschiantello, essendo quella di Tavullia in esaurimento ed essendo fallito l’ampliamento della discarica di Urbino per provvedimento del T.A.R. Marche”.
“Tali intenzioni non sono funzionali ad una saggia politica di tutela dell’ambiente, bensì alla prosecuzione dello sfruttamento economico della gestione dei rifiuti, accogliendo in modo massivo i conferimenti e trattamenti di rifiuti da fuori ambito al fine di produrre dividendi per i Comuni associati e, soprattutto, per il socio privato di Marche Multiservizi. Questo indirizzo, oltre a comportare disagi ai cittadini per la convivenza con grandi impianti, produrrebbe l’esaurimento precoce della capacità della discarica di Monteschiantello, che invece ritengo una risorsa preziosa da tutelare, e non da sfruttare economicamente in modo dissennato come si sta facendo ormai da anni”.
“Per quanto riguarda il trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, la tecnologia della digestione anaerobica e con produzione di biometano e compost (fertilizzante agricolo naturale) è in linea con i principi dell’economia circolare che da sempre il Movimento 5 Stelle sostiene, ed è largamente preferibile al mero smaltimento dei rifiuti in discarica o negli inceneritori”.
“La mia posizione è però nettamente contraria al prospettato sovradimensionamento dell’impianto, rispetto alle esigenze prospettiche di medio periodo del solo ambito provinciale. Non solo, le necessità di conferimento in un eventuale impianto di digestione anaerobica possono essere ulteriormente ridotte privilegiando la gestione di prossimità dei rifiuti organici e degli sfalci. A tal fine appoggio la proposta di legge regionale 222/2018 del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Piergiorgio Fabbri, che prevede incentivi per la realizzazione di piccoli impianti di compostaggio nelle località rurali allo scopo di trattare in modo diffuso una parte dei rifiuti organici e di ridurre di conseguenza la quantità da smaltire nel digestore anaerobico previsto dal piano d’ambito provinciale in una zona costiera”.
“Nel caso in cui la localizzazione dell’impianto dovesse riguardare il territorio comunale, ritengo che debba essere realizzato e gestito interamente da Aset, e si dovrà preliminarmente verificare la compatibilità allo scopo della sua localizzazione nel sito di Monteschiantello, dove era stato previsto precedentemente”.