Fano (PU) – “Una missiva colma di riprovevole retorica”. Dopo Stefano Pollegioni (Nuova Fano) e Marta Ruggeri (M5S), anche Teodosio Auspici (candidato a sindaco con la lista La Sinistra per Fano) interviene in merito alla lettera inviata dal sindaco Seri al governatore Ceriscioli sul tema sanità e potenziamento Santa Croce.
E i toni, per ammissione dello stesso Auspici, non sono per nulla concilianti: “Non mi si venga dire ‘meglio tardi che mai’ – tuona Auspici – che questa volta proprio non basta. Un vano e, ad essere buono, poco elegante tentativo di uscir pulito e scevro di responsabilità sull’emergenza Covid e sulla situazione del Servizio Sanitario Regionale e Comunale, abbandonando la nave poco prima che affondi. Effettivamente più che una romantica lettera semiseria sembra proprio la Poesia dei Morti. Venendo allo scritto si ritrovano una sequenza di pentimenti, cambi di opinione e di priorità con imbarazzanti ammissioni di colpa. Si dice: ‘la pandemia ha rimesso al centro il tema universalistico della salute’: quindi prima effettivamente non lo era; ‘protocollo Comune di Fano e Regione Marche a suo tempo firmato, ancora al palo, totalmente sbagliato in quanto prevedeva a Fano il depotenziamento della medicina territoriale pubblica a favore di quella privata’: scusate abbiamo sbagliato ora ci vuole il pubblico; ‘abbiamo imparato che il sistema sanitario pubblico generalizzato è decisivo’ ma al contempo si plaude all’Azienda Marche Nord, quindi all’approccio aziendalistico della salute, dimenticandosi i tristi primati purtroppo avuti nella nostra provincia durante l’emergenza Covid; infine sequenza di buoni propositi e di ricette mai prima avvallate con richiesta di potenziamento del S. Croce e della medicina territoriale”.
“Seri – continua Auspici – chiede di inserire urgentemente in agenda quanto scritto in missiva: richiesta avanzata, ad un Presidente a fine mandato che non si ripresenta, cosa da far ridere se non si trattasse della salute dei cittadini. Concludo dicendo che, per chi come me alle ultime elezione amministrative della nostra città ha intrapreso una strada diversa rispetto all’attuale amministrazione proprio a causa di una diversa visione di città e di sanità dove la discriminante fondamentale era il no alla clinica privata, queste capriole all’indietro non sono una consolazione ma purtroppo la conferma di quali grandi errori ha fatto il centrosinistra. Se si vuole realmente rimediare, non diciamo le solite parole al vento ma assumiamoci le nostre responsabilità, dicendo tutto insieme No all’ospedale unico a Muraglia, Si ad un potenziamento del S. Croce di Fano e di tutti i presidi territoriali ed un No definitivo alla clinica privata”.