Fano (PU) – Il suo Gabriele frequenta l’ultimo anno della scuola dell’Infanzia Gallizi, a settembre inizierà le elementari (ora scuola primaria) anche se ancora non è ben chiaro in che modalità. Ciò che è chiaro però, a lei e a molte mamme di tutta Italia, è che suo figlio sarebbe contento di rivedere per l’ultimo giorno di scuola quelli che per tre anni, o meglio, due e mezzo, sono stati i suoi compagni di classe.
Si rivolge al sindaco, all’assessore ai Servizi Educativi e all’ufficio del Coordinamento Psicopedagogico Francesca Iacucci, mamma fanese il cui pensiero è comune a quello di molte altre famiglie i cui figli, all’improvviso, hanno dovuto rinunciare al giornaliero incontro con maestri e compagni.
“Questi tre anni – scrive Francesca -, anzi, due e mezzo, sono stati per mio figlio un meraviglioso percorso, reso tale anche dall’amore e dalla passione delle sue insegnanti e dalla grande valenza del progetto educativo che ormai da qualche anno coinvolge tutte le scuole comunali di Fano. Di questo ve ne sono profondamente grata.
Invece sono tanto dispiaciuta che non abbia potuto godere dei suoi ultimi mesi di spensieratezza, scoperte, giochi, risate, esplorazioni alla scuola dell’infanzia anche se capisco perfettamente che sia stata una decisione necessaria per salvaguardare la salute di tutti. Il progetto è continuato on line ma, anche se è stato una bellissima esperienza, non può essere comparato all’attività in presenza.bOra siamo entrati nella fase due, molte restrizioni sono rientrate; sarebbe possibile dare a questi bimbi la possibilità di salutare gli amichetti, le maestre, gli spazi in cui hanno vissuto la prima esperienza di scuola?bSarebbe bello e necessario per tutti gli studenti delle classi terminali salutare la tappa di istruzione vissuta prima di passare alla successiva ma, per i bimbi di nido e infanzia, potrebbe essere possibile visto che il termine delle loro lezioni è previsto per il 30 giugno. Non parlo di riprendere la frequenza scolastica ma di dedicare un giorno, o anche un’ora soltanto, ad ogni sezione, in sicurezza, per salutarsi, per guardarsi negli occhi senza la distanza di uno schermo, per respirare ancora gli odori della loro scuola, per farsi coccolare dallo sguardo amorevole delle loro maestre, per terminare quel disegno o quel progetto rimasto a metà, per recuperare i loro effetti personali: per poter salutare la scuola dell’infanzia, per vivere consapevolmente il loro ultimo giorno di questa indimenticabile avventura, provando gratitudine, emozione per il futuro e un pizzico di tristezza per il distacco, per dire ancora una volta: ‘Ciao maestra! Ciao amici!’. Immagino che stiate lavorando tanto, cercando soluzioni per rendere di nuovo possibile la Scuola, spero che prenderete in considerazione anche questo aspetto di Scuola”.