Fano (PU) – Con le quattro scosse di terremoto di mercoledì scorso, il Movimento 5 Stelle di Fano torna a chiedere lumi sullo stato in cui versano le scuole fanesi. Di recente sono stati effettuate le verifiche di vulnerabilità su due istituti e proprio su questo argomento, e sugli interventi futuri, i grillini interrogano il sindaco Massimo Seri.
“Su 40 scuole – scrivono i Hadar Omiccioli, Marta Ruggeri e Giovanni Fontana – 7 hanno caratteristiche antisismiche, per 2 è stato verificato lo stato di vulnerabilità, una è in via di verifica e 30 sono senza nessuna verifica di vulnerabilità. Per le due scuole in fase di conclusione di verifica si sono avuti costi molto discordanti: per la Nuti sono stati spesi circa 29mila euro mentre per la Padalino solo 6.500, questo anche perché sono stati impiegati per le verifiche dei dipendenti comunali (gli ingegneri Fabbri e Caiterzi)”
“Alla luce di questo – scrivono i pentastellati – interroghiamo il sindaco per sapere quali sono stati gli esiti delle verifiche di vulnerabilità delle due scuole elencate per rendere gli edifici antisismici secondo legge e quale è la tempistica per la realizzazione di eventuali azioni in tal senso; qual è stato il criterio per cui per una scuola ci si è avvalsi di collaboratori esterni e per l’altra di dipendenti interni e – conclude la nota – se esiste un piano per verificare la vulnerabilità delle restanti scuole fanesi, con quale tempistica, modalità (es. sfruttando il personale interno) e con che fonti economiche”.