FANO – “Non confermo e non smentisco”. Il consigliere comunale Luca Serfilippi si trincera dietro al più classico dei “no comment” dopo la notizia trapelata nei giorni scorsi di un suo passaggio alla Lega Nord. Il diretto interessato non ha mai ufficialmente comunicato questa decisione (è attesa una conferenza stampa per mercoledì) ma stando ai ben informati non sembrerebbero esserci molti dubbi. “Mi impegno per una fase politica nuova – spiega Serfilippi in un comunicato –. In questo momento c’è la possibilità concreta di creare un’alternativa politica capace di modificare il futuro della nostra città e del nostro territorio, che ogni giorno è sempre più mal gestito dai soliti politici che da 30 anni fanno il bello e cattivo tempo di questa Provincia e Regione, con a capo sempre un unico grande regista, il PD”. Creare un’alternativa potrebbe voler dire creare una nuova lista civica, ma anche su questo l’attuale consigliere de La Tua Fano non si sbottona: “In quest’ultimo anno – commenta -, dopo essere rientrato in consiglio comunale, ho potuto toccare con mano come il centrosinistra, che doveva stravolgere la città, ha eroso tutti i risparmi dell’ente pubblico e sta gestendo la nostra città con improvvisazione, senza un progetto di città che punti al rilancio dell’economia con un Piano Regolatore nuovo e che subisce le scelte più importanti in ambito sanitario e dei rifiuti dal Pd pesarese e regionale. Ho maturato la convinzione – conclude -, dopo 9 anni di impegno civico, che bisogna superare i campanilismi ideologici e rafforzare le iniziative e gli intenti di chi aspira a realizzare qualcosa di grande per la nostra comunità”. Dopo il consiglio comunale di martedì quelle che ora sono fondate supposizioni potrebbero diventare ufficiali. In aula infatti Serfilippi dovrebbe rendere pubblica la sua decisione e il passaggio al gruppo misto in cui rappresenterà la Lega, forza politica che al momento non è rappresentata in consiglio.
Per Noi Giovani i giochi sembrano fatti: “Notiamo in Serfilippi – scrivono – una totale mancanza di ideali o un programma serio e concreto, ma solo l’interesse di entrare a far parte di una realtà politica dal forte richiamo elettorale. Un giovane dovrebbe anteporre gli ideali, ed evitare di aderire ad un partito per pura moda, evitando soprattutto di tradire le persone con cui ha condiviso un percorso solo attratto da interesse personale. Ma d’altronde sembra che ormai i personalismi prevalgano sempre sugli interessi di una comunità, specie se portano ad avere una poltrona”.